Febbre Dengue, il caso scoperto a Uggiate e le parole dell’infettivologo

Salute Il sindaco Ermes Tettamanti, dopo essere stato allertato da Ats, ha emanato un avviso alla cittadinanza. Disposta la disinfestazione nella zona di Trevano Inferiore, in particolare lungo via Volta e via XXV Aprile

Un caso di Dengue, malattia infettiva provocata da un virus trasmesso agli esseri umani da particolari tipi di zanzare. Dapprima sospetto, è stato confermato nel pomeriggio di ieri 8 agosto da Ats Insubria, che sottolinea come il virus non ha origini locali, ma è stato importato in seguito ad un soggiorno all’estero.

In attesa di accertamenti per una diagnosi sicura, già di prima mattina, ieri, con un avviso alla cittadinanza, il sindaco Ermes Tettamanti l’ha comunicato come «probabile caso» segnalato da Ats Insubria «a carico di un cittadino residente in questo Comune» e secondo quanto si è appreso, si tratterebbe di una persona adulta di ritorno da un viaggio in un Paese tropicale, dove la febbre Dengue è diffusa in modo epidemico. Le sue condizioni sono sotto osservazione.

Il parere dell’esperto

«Non c’è motivo di preoccupazione tra la popolazione. Può vivere tranquilla»: è la rassicurazione del dottor Luigi Pusterla, direttore dell’Unità operativa di malattie infettive dell’ospedale Sant’Anna.

Se non è allarme, è comunque inquietudine: certe malattie sembrano appartenere a mondi lontani e non alle nostre latitudini. Ma il primario Pusterla aveva già rassicurato dalle pagine dedicate dal nostro giornale alla salute e al benessere, sottolineando che i casi di febbre Dengue finora noti sono di importazione, in particolare contratti in Brasile, in Centro e Sud America e alle Maldive. Non entra nel merito del caso sospetto segnalato ieri, verosimilmente affidato alle sue cure e ribadisce che il virus inoculato dalla zanzara non si trasmette da uomo a uomo, cioè non c’è contagio diretto e perciò la persona infettata non va isolata. Nelle zone epidemiche, come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, la zanzara è il vettore: succhia il sangue di un soggetto infetto e se nel giro di pochi giorni punge un altro essere umano gli trasmette il virus. «Invece di lanciare allarmi – è risoluto il dottor Pusterla – occorre informare e comunicare in modo corretto e soprattutto intervenire con la prevenzione».

Questo significa disinfestare in modo sistematico dalle zanzare e da tutti gli altri insetti che possono portare malattie nonché adottare tutte le precauzioni per evitare le punture. È curabile la Dengue? «Sì – afferma il primario – è curabile».

Sintomi

Il sintomo principale della malattia è la febbre alta, associata a mal di testa e forti dolori articolari, come spiega l’Istituto Superiore di Sanità che quest’anno ha contato più di 350 casi di Dengue, tutti di importazione da Paesi esotici, casi in crescita e direttamente proporzionali all’aumento dei viaggi in aree a rischio. Le persone infettate sarebbero tutte guarite. In base alle indicazioni di Ats Insubria, l’amministrazione comunale si è subito attivata per misure di disinfestazione e prevenzione e per fornire consigli utili all’autoprotezione della popolazione.

«La prevenzione della febbre Dengue consiste nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare – dice l’avviso comunale – La malattia non è trasmissibile da persona a persona, ma solo tramite la puntura di zanzare infette, peraltro non presenti nella nostra zona». I consigli per la popolazione: usare repellenti ed indossare pantaloni lunghi, camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto; usare zanzariere alle finestre; svuotare di frequente i vasi dei fiori o altri contenitori (per esempio, i secchi) con acqua stagnante; cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per animali; tenere le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.

Provvedimenti

Intanto, da stanotte, è scattata la lotta alle zanzare nella zona di Trevano Inferiore, ricca di acque, lungo Via Volta che conduce a Faloppio e limitrofe, lungo Via XXV Aprile, da Uggiate verso la Val Mulini. L’amministrazione comunale ha chiamato subito una ditta specializzata nel contrasto sia alle larve di zanzara, sia agli esemplari volanti e l’operazione è stata programmata dall’una di stanotte fino alle cinque e domani nella stessa fascia oraria. In questo arco di tempo, porte e finestre vanno tenute chiuse, gli animali domestici non vanno lasciati all’aperto; panni stesi all’esterno e cibi vanno portati in casa, frutta e verdura potranno essere consumati dopo un accurato lavaggio: così prescrive l’avviso del Comune diffuso ovunque.

Ma non era il caso di disinfestare prima, nel momento della riproduzione primaverile, per esempio? Il sindaco precisa che l’operazione contro le zanzare comuni era stata fatta in luoghi frequentati come il parco giochi e l’area della scuola dell’infanzia.

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