Finta telefonata della banca: «Così mi hanno preso un migliaio di euro»

Appiano Gentile La doppia testimonianza di un tentativo fallito e l’altro invece andato a segno. Tra le vittime il presidente della Pro loco Bogani: «Salvato da un malfunzionamento di sistema»

Attenzione alla truffa dello storno. Da abili truffatori, avvisano che sul proprio conto è stato addebitato erroneamente un importo e che è necessario effettuare una disposizione di storno.

È quanto accaduto al presidente della Pro loco, Emanuele Bogani, vittima di un tentativo di truffa che solo per un malfunzionamento del sistema non è andato a buon fine.

La testimonianza

«Nel pomeriggio di mercoledì ho ricevuto una telefonata dal numero della mia banca con la quale il sedicente operatore bancario mi avvertiva che risultavano tentativi di bonifici verso l’estero, mi ha chiesto se ne avessi effettuati – racconta Bogani –. Non avendoli fatti, mi ha detto di collegarmi all’applicazione per eseguire le operazioni bancarie online. Non avendola sul cellulare, ma sul pc ha aspettato che lo accedessi. Mi ha chiesto di verificare i massimali, dopodiché mi ha detto di fare un bonifico istantaneo di 4.990 euro (al limite del massimale) con me come beneficiario, con la causale rimborso, e mi ha dato l’Iban da inserire. A seguito dell’invio, mi è apparso che il bonifico era stato accreditato su una carta di credito di un Paese del Nord Europa. Ho chiesto spiegazioni e mi ha risposto che erano conti interni». Gli ha fatto eseguire un secondo bonifico di 5.000 euro sempre sul conto aziendale per verificare se avesse superato i massimali, non andato a buon fine perché li aveva già oltrepassati, e stava tentando di replicare l’operazione sul conto corrente privato. «Quando per due volte ha sbagliato il mio numero di conto mi sono insospettito – aggiunge Bogani – Gli ho detto che avrei sentito la banca, ha attaccato. Il numero dal quale mi ha chiamato è quello della banca, tant’è che per telefonare all’istituto di credito ho cliccato sulla chiamata ricevuta e ha risposto la banca, che non ne sapeva nulla».

Sempre l’altro ieri un cliente del medesimo istituto di credito – un artigiano di Maslianico – è rimasto vittima della stessa truffa.

Il secondo caso

Nel suo caso, che aveva l’applicazione e-banking sul cellulare, ha ricevuto un sms, spacciato per comunicazione ufficiale della banca, con il quale lo informavano che era stata richiesta autorizzazione per la disposizione di un bonifico. Per negare l’assenso era necessario cliccare sul messaggio.

Il malcapitato ha preso per vera la comunicazione perché pervenuta sulla pagina su cui compaiono i bonifici effettuati.

Ha risposto al messaggio e subito dopo ha ricevuto la telefonata di un sedicente operatore della sua banca, che gli confermava di un tentativo di prelievo dal suo conto dalla Svizzera e gli ha dato istruzioni per la procedura di storno e l’Iban da inserire per effettuare un bonifico di 1.500 euro.

Nel mentre è caduta la linea, il truffatore ha subito richiamato per ultimare l’operazione e una volta terminata ha chiuso la telefonata.

La vittima l’ha richiamato al numero usato dall’imbroglione (corrispondente a quello reale della banca), ma c’era il messaggio registrato che gli uffici erano chiusi.

Ieri mattina si è recato subito in banca (del tutto estranea all’episodio) per eseguire la procedura di ritorno, nella speranza di recuperare il maltolto risultato finito su un conto spagnolo.

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