Frena per evitare il branco di cinghiali. Tamponata dall’auto guidata dal marito

Oltrona San Mamette L’incidente ieri mattina: all’improvviso la donna si è trovata gli animali davanti. Il sindaco: «Ogni settimana c’è almeno un incidente. Si parta al più presto con la caccia»

Branco di cinghiali attraversa la strada, tamponamento sulla provinciale. Un ferito. È il bilancio dell’ennesimo incidente stradale causato da ungulati, alle 5.45 di ieri, all’altezza dell’intersezione con via Dominioni (zona Campagnola). Curioso retroscena: le due auto coinvolte nel sinistro erano rispettivamente condotte da moglie e marito (entrambi di 36 anni), che su due diverse vetture stavano andando al lavoro. Percorrevano la provinciale lungo la direttrice Appiano Gentile – Olgiate Comasco.

La moglie, che sul sedile posteriore trasportava una collega, all’altezza della Campagnola ha frenato bruscamente per cercare di evitare un branco di cinghiali sbucato all’improvviso sulla strada. Gli ungulati, probabilmente di ritorno dal loro giro notturno nella zona urbana di Oltrona, hanno attraversato la provinciale per dirigersi verso il bosco. Nel mentre sopraggiungeva la malcapitata che, nonostante la brusca frenata, non ha potuto evitare l’impatto con quella “barriera” animale. Il marito, che procedeva dietro di lei, a sua volta non è riuscito a frenare per tempo e l’ha tamponata. Danneggiate entrambe le vetture, in maniera più importante quella della consorte. Illesi i conducenti, ferita la donna a bordo della prima auto, che si era già posizionata sul sedile posteriore perché di lì a poco sarebbe salita un’altra collega con cui avrebbero condiviso il viaggio verso il posto di lavoro.

La donna – 55 anni – nel contraccolpo subito, è andata a sbattere contro il poggiatesta del sedile anteriore, riportando una ferita lacero contusa e un sospetto trauma cranico. Dopo le prime cure prestate sul posto dai soccorritori della Croce rossa di Lurate Caccivio, è stata trasportata all’ospedale di Cantù. A fronte dell’ennesimo incidente, il sindaco Aurelio Meletto rilancia l’urgenza di interventi tempestivi e radicali di contenimento.

«Non se ne può più. Occorre partire al più presto con la caccia di selezione al cinghiale prima che ci scappi il morto – fa appello il sindaco – Se anziché un’auto, in quel momento fosse transitata una moto si sarebbe rischiata la tragedia. Ormai gli esemplari sono così tanti che di solito non ci si imbatte in un singolo animale, ma branchi e a quel punto è difficile evitarli. Non si può attendere oltre». La frequenza di sinistri è allarmante. «Ogni settimana c’è almeno un incidente, se non più di uno, con cinghiali coinvolti, cervi (anche quelli presenti in numero significativo) o volpi – conferma Meletto – Si registrano più o meno sempre nelle stesse zone (Campagnola, Antico Frutteto, ex Mirasole) lungo la provinciale».

«È davvero preoccupante, così come un altro fenomeno che sta diventando ricorrente - prosegue il sindaco - A fronte della segnalazione di una carcassa di cinghiale a bordo strada da recuperare, ci si reca sul posto e non la si trova. È già capitato almeno tre volte. Quando restano in posizione visibile c’è qualcuno che si ferma e porta via l’animale evidentemente a scopo alimentare. Non si deve fare, le carni prima di essere consumate vanno sottoposte a controlli igienico-sanitari».

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