Fuga con la refurtiva in auto. Inseguiti e fermati: tre in cella

Sicurezza L’auto ha forzato il valico a Bizzarone, ha causato un incidenteed è finita contro un albero ad Appiano Gentile

Mattinata convulsa, quella di ieri, tra Bizzarone e Appiano Gentile. Un’auto che era in entrata in Italia, una Nissan Qashqai, ha infatti forzato il valico scappando e cercando di far perdere le proprie tracce. Gli uomini della guardia di finanza che controllavano la dogana hanno subito segnalato l’accaduto, ed è stato a questo punto – quando erano le 10 – che è iniziato un inseguimento con i fuggitivi tallonati dalle pattuglie dei “Baschi Verdi” e dalle auto del Radiomobile della Compagnia di Como.

L’auto ricercata ha compiuto diversi chilometri, arrivando fino alla via Salvo D’Acquisto nel territorio comunale di Appiano Gentile, dopo aver deviato dalla Lomazzo-Bizzarone imboccata in un primo momento. Gli uomini in fuga hanno infine perso il controllo del mezzo, andando prima ad impattare contro un’altra vettura che arrivava dal senso opposto – per fortuna il conducente non ha riportato conseguenze fisiche importanti – e infine contro un albero.

Gli uomini che erano a bordo, tutti molto giovani, hanno a questo punto cercato di scappare a piedi venendo però raggiunti dai carabinieri del Radiomobile e dai militari delle fiamme gialle che li hanno portati in caserma a Como, dove sono rimasti per tutta la giornata di ieri in attesa di ricostruire meglio l’accaduto.

A bordo della Nissan, infatti, sono stati trovati oggetti che si presume possano essere refurtiva di qualche furto commesso in Svizzera (ma anche oggetti atti allo scasso), prima che il valico venisse forzato dai presunti ladri. Da quanto è stato possibile ricostruire, i tre fermati sono tutti di origine peruviana e giovanissimi.

Due di loro hanno 21 e 22 anni, il terzo 30. Questa mattina, dopo che la comunicazione è stata girata in procura, saranno processati con il rito direttissimo per la resistenza a pubblico ufficiale. Sono stati indagati anche per la ricettazione. E’ ancora in fase di definizione invece la provenienza di quella che pare essere a tutti gli effetti merce rubata.

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