Furti nei cimiteri e vandalismi. Il sindaco: «Non c’è rispetto»

Olgiate Comasco Spariti non solo i fiori, ma anche i vasi. Già rovinate le rotatorie appena rifatte. «Rubare al camposanto è un’azione meschina»

Furti di fiori al cimitero e vandalismi, l’indignazione del sindaco Simone Moretti: «Non c’è rispetto».

Segnalati nuovi episodi di furtarelli di fiori al cimitero. Alcuni cittadini, recandosi al camposanto per fare visita ai loro cari defunti, hanno riscontrato che fiori e piante erano improvvisamente spariti dalle tombe, lasciando l’amaro in bocca perché è un gesto che viola la sacralità del luogo e la memoria delle persone che vi riposano.

Non si tratterebbe di casi isolati, ma di episodi che di tanto in tanto si ripetono con modalità tristemente note: fiori e piante asportati dalle tombe, o fatti oggetto di gratuiti vandalismi.

I casi

Non vengono sottratti solamente fiori freschi, ma anche di plastica e vasi. C’è chi si è ritrovato senza il vaso e la pianta che conteneva, sradicata e gettata per terra. Difficile stabilire se siano gesti volti a risparmiare sul costo dei fiori, piuttosto che atti di gratuito vandalismo o dispetti. Alcuni hanno subito ripetutamente furti di fiori dalla tomba del proprio congiunto.

Senza fare una classifica della gravità di questi gesti, certamente suscita massimo sdegno la sparizione addirittura di disegni lasciati da bambini sulla tomba del proprio nonno. Non c’è limite alla insensibilità. Non vengono risparmiate neppure le corone funebri, dalle quali più di una volta sono stati asportati fiori.

Casi in cui è labile il confine fra ciò che si possa configurare come un furto o un vandalismo, ma comune è la reazione di disprezzo di fronte ad atti particolarmente odiosi compiuti in un luogo che merita rispetto e ai danni di persone che non ci sono più e dei loro familiari che comprensibilmente ne soffrono.

«Il furto di fiori al cimitero è un’azione meschina e chi la compie non merita alcuna considerazione – dichiara il sindaco - Spero che non siano miei concittadini. Se una persona per le più diverse ragioni non avesse la possibilità di portare fiori freschi sulla tomba del proprio caro può lasciare fiori finti, una luce o anche niente, senza ricorrere al brutto gesto di asportarli da altri loculi. E’ il ricordo che deve vivere, non la lapide. Se c’è una tomba in ordine e con fiori curati bene, ma nessuno si permetterà mai di andare a criticare se su un locale ci sono fiori appassiti oppure è spoglio. Ma il fiore fresco o qualsiasi altro segno posto sulla tomba di un proprio caro va rispettato, perché è un gesto di affetto e ricordo rivolto a quel defunto e non ad altri».

Le reazioni

I furti al cimitero danno la misura della decadenza morale. «È un’azione meschina anche solo pensare di rubare i fiori al camposanto – aggiunge Moretti – Purtroppo non mi stupisce quanto si possa cadere in basso. Abbiamo esempi di furti di fiori da fioriere e aiuole, raid vandalici ai danni delle rotonde recentemente rifatte in viale Trieste e in via Repubblica. Credo che le persone stiano davvero sbarellando, c’è sempre meno rispetto».

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