Fusione di Uggiate e Ronago, il referendum rischia di slittare. E sarà necessario raggiungere il quorum

Novità La consultazione sull’unione era inizialmente prevista il 28 maggio. L’annuncio durante l’incontro con i giovani, che hanno chiesto spazi di aggregazione e iniziative

Potrebbe slittare al 10 settembre il referendum popolare sulla fusione: per la consultazione ipotizzata per il 28 maggio, non ci sarebbero i tempi tecnici necessari per il passaggio in Giunta e in Consiglio regionale, appena rinnovati.

E, secondo le ultime disposizioni regionali, occorre che almeno il 25% degli elettori si rechi alle urne per scegliere tra Comune unico da 6.867 abitanti o la conferma dei due Comuni attuali. Significa che per il sì o per il no, il referendum sarà valido solo se voteranno almeno circa mille elettori di Uggiate Trevano e circa 400 di Ronago.

Servono 1.400 voti

Sono le due novità comunicate dai sindaci Agostino Grisoni e Rita Lambrughi nell’incontro con i giovani sul progetto di fusione. Erano solo sei i giovani presenti a questa quarta tappa di presentazione del progetto, ma il sindaco Lambrughi ha reso noto di aver ricevuto telefonate e messaggi di giovani che aderivano a distanza e, prima di tutto, ha fatto appello al voto, esortando a diffonderlo.

«Noi abbiamo costituito la Consulta Giovani – ha spiegato Luca Baretti - È aperta a tutti i giovani del territorio e propone loro aggregazione: non vive certo di rivalità». In attesa di Statuto, che definirà regole, aspettative e rapporti, la Consulta è un organismo da pochi mesi promosso dall’amministrazione comunale che ha indicato una sede e i partecipanti all’incontro non hanno espresso esigenze particolari, pur sollecitati da Nuccio Risoleo, consigliere di Ronago, da sindaci, assessori e consiglieri presenti, Veronica Camagni, Stefano Arena, Fortunato Turcato, Evelina Bernasconi, Franca Bordessa.

Ma si profila “l’inverno demografico” anche ad Uggiate e a Ronago che erano stati considerati paesi tra i più giovani della provincia: i bambini di età inferiore ai due anni erano 53 a Ronago e 155 ad Uggiate nel 2015. Sette anni dopo, sono rispettivamente 24 e 116. Nel 2015, ad ogni bambino non corrispondeva neppure un anziano. Oggi, ad ogni bambino corrispondono due anziani.

Le richieste

«I giovani di Uggiate e i giovani di Ronago possono fare molto se si mettono insieme»: è una delle riflessioni del sindaco Grisoni che ha messo in evidenza le crescenti necessità dalla terza età sempre più numerosa, ma si è pure soffermato sulle esigenze delle nuove generazioni.

«Sono proprio i giovani che non devono aver paura della fusione – ha proseguito Grisoni - lo spazio dei giovani va oltre Ronago ed Uggiate ed è lo spazio del mondo». Ma allora perché proporre un Comune unico, se i giovani sono già oltre? «Se vogliamo fare un passo in più, mantenere i servizi che abbiamo, migliorarli e predisporne altri, dobbiamo unirci: nessuno perderà l’identità, se le persone si mettono in gioco e a nessuno sarà tolto nulla», ha sostenuto, portando numerosi esempi su tutto ciò che è stato realizzato in questi anni con l’Unione dei Comuni Terre di Frontiera e che può essere sviluppato con più risorse e meno doppioni nel Comune unico a due. E che ha chiamato i giovani a farsi avanti.

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