Grandinata, rimborsi attesi da un anno: «Briciole al Comune, nulla alle famiglie»

Turate La denuncia di Orsenigo contro Governo e Regione, la conferma del sindaco Oleari: «Su due milioni richiesti solo per gli edifici pubblici, sono arrivati soltanto 104mila euro»

Meloni e Fontana si sono dimenticati dei comuni devastati dalla grandinata del 24 luglio 2023. Lo denuncia il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo, lo conferma il sindaco Alberto Oleari.

A un anno dalla tempesta di acqua e ghiaccio, che distrusse il 95 per cento dei tetti del paese, nelle casse comunali sono arrivati 104mila euro a fronte di una richiesta di rimborso danni di due milioni di euro per i soli edifici pubblici. Orsenigo: «Lo stesso vale per altre aree della Lombardia. Questo perché il Governo Meloni e la Giunta Fontana hanno bloccato 357 milioni di euro in ristori mai erogati». Le parole del Dem arrivano dopo la recente presentazione di Fratelli d’Italia in consiglio regionale di una mozione, approvata all’unanimità, per chiedere ristori per i territori del lago di Como colpiti dal maltempo del 7 luglio scorso.

La situazione

«Abbiamo sostenuto la proposta, ma non è così che si affronta l’emergenza del dissesto idrogeologico, delle zone e delle comunità lombarde a rischio, dei territori lasciati sguarniti di fronte al cambiamento climatico». Soprattutto i fondi ancora non arrivano. Regione Lombardia ha erogato al Comune di Turate 104mila euro in due tranche: 14mila euro nell’immediato, per il pagamento dei teli a copertura dei tetti pubblici devastati, e 90mila euro per sistemare il centro sportivo di Santa Maria, somma a cui il Comune ha aggiunto 60mila euro per far partire il cantiere entro fine mese al massimo a inizio agosto. Un “contentino” visto che mancano ancora un milione e 896mila euro per arrivare ai 2 milioni di euro di danni subiti.

Nell’attesa Oleari è stato costretto a districarsi tra farraginosi passaggi burocratici e a attingere dalle casse comunali pur di avviare in tempi brevi opere urgenti: 150mila euro per il rifacimento dei tetti delle case Aler, 15mila euro per il tetto del centro ricreativo Fagnana, 100mila euro per la riparazione del tetto di palazzo Tinelli adibito a biblioteca e posta, 60mila euro per la casa delle associazioni e Caritas. Il primo cittadino evidenzia che ci sono ancora edifici inagibili: «Il teatro Polifunzionale è chiuso dal 24 luglio del 2023, per ripararlo abbiamo bisogno di 300mila euro».

Rinviate opere pubbliche

Non solo Oleari e la sua giunta sono stati costretti addirittura a cambiare la tabella di marcia delle opere pubbliche. «Era necessario dare priorità a lavori più urgenti, per questo tutta una rete di preziose piste ciclabile, che sarebbero diventate un utile collegamento tra le frazioni e comuni limitrofi, non potranno essere realizzate se non arriveranno i fondi regionali». Il sindaco aggiunge che Regione aveva indetto anche un bando per stanziare un piccolo contributo di 5mila euro a famiglia danneggiata.

«A Turate le domande presentate sono state 590 ad oggi non mi risulta che qualcuno abbia ricevuto nulla». Infine evidenzia di non aver avuto risposte concrete nemmeno dall’assicurazione. «Sono mesi che abbiamo presentato le perizie fatte da un ingegnere per la stima dei danni, aspettiamo ancora la quantificazione di quanto potrebbero darci e almeno un acconto per partire».

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