
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Sabato 12 Aprile 2025
Grida e violenza fuori dalla caserma
Arrestato per stalking in flagranza
Lomazzo La vittima, una donna di 58 anni di Como, lo aveva denunciato dieci giorni fa - Lui ha 61 anni ed è di Cermenate: il gip lo mette i domiciliari con il braccialetto elettronico
Lomazzo
Dieci giorni fa aveva raccontato ai carabinieri di Como di quell’uomo che da tempo la importunava. Aveva riferito di pressioni continue, fin dall’inverno del 2023, di pedinamenti in auto, di minacce a chiunque le ruotasse intorno, il tutto perché invaghitosi nell’ambito di una relazione che tuttavia la signora riferiva di non essere mai nata, ma essere frutto solo di un fraintendimento.
Incomprensioni che proseguivano da più di due anni, tempo in cui la presunta vittima di questa vicenda – che è una signora di Como di 58 anni – era anche stata allontanata dal precedente lavoro e ne aveva dovuto trovare un secondo, in una attività commerciale dell’Olgiatese.
Insomma, quando la signora aveva raccontato tutto ai carabinieri di Como, ne era nato un fascicolo di indagine che era stato poi segnalato immediatamente alla Procura, nei tempi dettati dalla legge del “codice rosso” che tratta questi reati come lo stalking. Ebbene, i fatti sono stato più veloci di tutto perché mercoledì alle 13.15, i carabinieri della stazione di Lomazzo si sono trovati – fuori dalla caserma – una donna che urlava impaurita e un uomo che, a piedi, le colpiva l’auto con quella che è militari hanno definito «una inaudita violenza» sia tirando botte contro il vetro sia contro il cofano.
Il protagonista era un sessantunenne di Cermenate, lo stesso di cui aveva parlato la vittima nel precedente racconto fatto ai carabinieri. L’epilogo di questa ennesima storia di atti persecutori è stato l’arresto in flagranza del sospettato che è stato portato al Bassone.
Vicenda, quest’ultima appena raccontata, che ora andrà ad unirsi alle altre che la presunta vittima aveva già riferito dieci giorni fa. Su questa storia però sono ancora molti i punti da chiarire, emersi anche nel corso dell’interrogatorio di ieri di fronte al giudice delle indagini preliminari Cristiana Caruso.
L’arrestato, assistito dagli avvocati Maura Benzoni e Maria Guerrisi, ha smentito la donna, dicendo che una relazione tra loro c’era e che anche il giorno dell’arresto avrebbero dovuto uscire insieme a pranzo. Mentre la vittima sostiene il contrario, ovvero l’assenza di una relazione sentimentale.
Il gip ha alleggerito la misura, disponendo la custodia ai domiciliari (in sostituzione del carcere) ma con il braccialetto elettronico. Una vicenda complicata, in cui di riscontri ne serviranno ancora molti.
Una storia venuta alla luce solo per i fatti di questa settimana, quando all’uscita dal lavoro la signora aveva detto di essersi vista pedinare dall’auto dell’uomo decidendo per questo motivo di raggiungere il parcheggio dei carabinieri di Lomazzo dove era avvenuto l’arresto, dopo che i militari avevano udito le grida disperate d’aiuto della donna.
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