Non si entra in classe prima delle lezioni: «I bimbi del piedibus lasciati in strada sotto l’acqua»

Guanzate Il problema riguarda gli 80 studenti della primaria che si servono del piedibus. Il caso emerso quando un’alunna è caduta e si è fatta male. Ma ora la soluzione è in arrivo

Gli ottanta bambini del piedibus non sono assicurati nei dieci minuti tra l’ingresso a scuola e il suono della campanella: stop all’entrata anticipata. Un provvedimento che li costringe fuori dai cancelli anche sotto una pioggia battente, com’è accaduto ieri mattina.

Mariangela Cirone, assessora all’Istruzione, rassicura: «Abbiamo trovato la soluzione. Il problema ha le ore contate».

Il caso è scoppiato una decina di giorni fa, quando un’alunna iscritta al piedibus è caduta, durante un gioco con un compagno in attesa del suono della campanella. Ha rotto gli occhiali, è stata trasportata al pronto soccorso, le hanno suturato il taglio al sopracciglio.

La pratica è stata gestita direttamente dal Comune. È emerso però che i bambini del piedibus sono assicurati soltanto durante il tragitto, ma non all’interno della scuola prima che inizi l’orario ministeriale.

Genitori e volontari spiazzati

La dirigente, Barbara Pintus, ha deciso di tutelare l’istituto, imponendo il divieto d’accesso a scuola prima del suono della campanella. Genitori e volontari si sono trovati spiazzati soprattutto per la scoperta della mancanza di un’assicurazione totale. Roberta Casartelli è mamma di un bambino di 9 anni. Oggi è in quarta, ha iniziato il piedibus a 6 anni. «È incredibile - dice - che nessuno dell’amministrazione comunale si sia mai posto il problema dell’assicurazione per quei dieci minuti. Il piedibus è un servizio importante, gratuito, molto apprezzato e partecipato».

Su duecento alunni della primaria è iscritto il 40 per cento. Casartelli ricorda il primo giorno di divieto d’ingresso anticipato.

«I nostri bambini erano ammassati vicino a un muro di un parcheggio nel caos più totale». Venerdì volontari e genitori hanno incontrato l’amministrazione comunale. Un volontario ha proposto una soluzione tampone in accordo con la parrocchia: far attendere i bambini sul piazzale alle spalle della chiesa. Casartelli: «Non è il massimo vista la pioggia di questi giorni».

Intanto il Comune ha trovato la soluzione. L’assessora Cirone: «La stessa associazione che garantisce il pre-scuola (20 iscritti ndr) si occuperà anche di accogliere i bambini del piedibus».

In questi giorni ai genitori degli ottanta iscritti è stato inviato un modulo, in cui si specifica che dopo essere stati accompagnati dai volontari, i bambini verranno accolti dagli educatori.

Le scelte dell’istituto

«Per il debutto del nuovo servizio gratuito attendiamo che tutti i genitori compilino e inviino agli uffici la documentazione». All’assessora chiediamo anche chiarimenti sulla mancanza di un’assicurazione tra l’ingresso anticipato e il suono della campanella.

Cirone: «Era un’abitudine consolidata». Sulla scelta della dirigente d’impedire l’accesso. «Ha giustamente tutelato la sua scuola. Noi ci siamo attivati non appena l’abbiamo saputo informati direttamente dall’istituto».

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