I genitori scrivono alla loro Greta, due anni dopo l’incidente: «Tutto è fermo a quel giorno»

Guanzate La struggente lettera a due anni dalla morte della giovane in un incidente ad Appiano Gentile

«Tutto è fermo a quel giorno maledetto in cui tutto è iniziato o, per meglio dire, finito. Forse il tuo nuovo viaggio. La tua seconda vita. Il tuo infinito di esistere, perché niente potrà mai separarmi da te. Nemmeno la morte».

La struggente lettera di mamma Daniela Storari e papà Domenico Silvestri - compagno della madre che ha cresciuto la ragazza dall’età di un anno - alla loro adorata figlia, Greta Curti, nel secondo anniversario della morte. La giovane ha perso la vita a 21 anni in un incidente in via Pedrosi ad Appiano Gentile, nella notte tra il 24 e il 25 luglio 2022. È morta per le ferite riportate nello schianto, contro un muro, del Van condotto dal datore di lavoro che la stava accompagnando a casa dopo il turno al ristorante La Pinetina dove lavorava come cameriera.

Da allora per i suoi cari niente è più lo stesso senza la loro “queen”, come affettuosamente chiamavano quella figlia così speciale. «Era solare, quando entrava in una stanza era come se le pareti si colorassero. Era un’anima bella. Amava le persone e gli animali – raccontano i suoi familiari - Si preoccupava per tutti e assorbiva i dolori di chi si confidava con lei. Sempre pronta ad ascoltare gli altri, a dare sostegno. Tanto bella fuori, quanto dentro. Ora suonerà il flauto traverso tra gli angeli. Lei è un angelo. Sognavamo di vederla laureata, realizzata dal punto di vista personale e professionale e un domani anche mamma».

La sua giovane vita era ancora un libro tutto da scrivere che i suoi cari continuano a scrivere per lei, almeno virtualmente, ricordandola giorno dopo giorno e immaginandola come sarebbe diventata e rivedendola nelle altre giovani donne. Aveva tanti progetti, un tour in America, il ritorno all’Università. Voleva fare la nutrizionista, ma intanto era molto brava nel suo lavoro (diplomata all’Istituto alberghiero di Milano). Progetti spezzati, come il cuore dei suoi genitori e di chi l’amava.

Papà Domenico, per averla sempre vicina a sé e a testimonianza dell’amore che ha provato e proverà all’infinito per lei, si è tatuato il volto di Greta su un braccio con una commovente dedica: «Sono onorato che abbia scelto me come tuo papà in questa vita».

La mamma: «Ripercorro la tua vita, la nostra vita e ti vedo oggi, come allora, presente e più bella che mai. Ti porterò dentro di me fino alla fine del tempo, per l’eternità. Non ho mai avuto, né visto qualcosa di più bello di te. Sei stata il regalo più bello della mia vita. Greta, ti amerò per sempre».

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