Il “discount” della droga a cielo aperto desta allarme: la zona boschiva è diventata un take-away per la droga

Olgiate Tante segnalazioni di movimenti sospetti e siringhe abbandonate in zona Baragiola. Il sindaco Moretti: «A breve rimetteremo la telecamera in zona, era stata un forte deterrente»

Via vai di auto e siringhe abbandonate nella zona del ponte di Baragiola. Segni inequivocabili del fenomeno dello spaccio e consumo di stupefacenti ormai endemico in quelle aree diventate una sorta di discount della droga a cielo aperto. I residenti segnalano un intenso movimento, con bivacchi di pusher che stazionano nel bosco in attesa di clienti. Nel corso della giornata capita anche che arrivi qualche fiancheggiatore a rifornirli di viveri e droga.

In funzione dei controlli delle forze dell’ordine ogni tanto gli spacciatori cambiano zona, appostandosi sui diversi lati del bosco, ma l’”occupazione” del territorio resta. Pusher attivi anche tra via Variola e Mulino Tapela a Lurate Caccivio e tra Gironico al Monte e Montano. Sul territorio comunale di Olgiate Comasco, nell’area boschiva della collina tra il ponte di Baragiola e la zona Avon, c’è parecchio via vai, confermato da chi risiede nella zona o la frequenta per passeggiate.

Via vai quotidiano

Spacciatori e clienti – un po’ di tutte le età - sono pressoché presenze quotidiane, con punte nel fine settimana.

Il movimento si intensifica nel pomeriggio e alla sera. Ricorrente vedere qualcuno che ferma la macchina, dal bosco esce uno spacciatore che passa la dose al cliente, prende i soldi e se ne torna nella boscaglia in attesa del prossimo cliente. Una telefonata per prenotare e poi il passaggio per prelevare, senza neanche scendere dall’auto. Una sorta di take away dello spaccio, che non c’è blitz o retata delle forze dell’ordine che riesca a sradicare e debellare in presenza di una domanda che alimenta il traffico illecito. A giudicare dalle auto, diverse anche con targa svizzera, sono clienti che hanno una certa disponibilità economica.

Memori dell’effetto deterrente che era stato prodotto dalla telecamera mobile piazzata in località Baragiola per alcuni mesi all’altezza di uno dei sentieri più battuti da pusher e clienti, i residenti reiterano la richiesta di ripristinarla in forma stabile.

Contromisure

«Rimetteremo quanto prima la telecamera a Baragiola in funzione deterrente – afferma il sindaco Simone Moretti – E’ stata smontata da dove era stata collocata; solleciterò la polizia a provvedere a installarla di nuovo nel punto dove era stata posizionata a suo tempo, con un evidente riscontro in termini di riduzione del movimento legato allo spaccio».

Riguardo alle segnalazioni pervenute da Baragiola, il primo cittadino osserva: «E’ una situazione da tenere monitorata, ma è comunque sotto controllo. I carabinieri passano sistematicamente sia da Baragiola, che nella zona al confine con Oltrona San Mamette. Il prefetto è molto sensibile al fenomeno e c’è grande attenzione anche da parte delle forze dell’ordine, come confermano le operazioni congiunte per contrastare lo spaccio».

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