In aula per le serate rumorose: abuso d’ufficio, sindaco assolto

Rovellasca L’inchiesta era scaturita per la denuncia di due cittadini. A giudizio anche il barista e il tecnico comunale: «Emersa la correttezza»

Assoluzione per tutti al Tribunale di Como per i presunti illeciti nelle deroghe per i limiti acustici dei karaoke nel Parco Burghè.

Si tratta di una vicenda legale che si trascinava dal 2022, a sporgere denuncia erano stati alcuni residenti in zona. Il sindaco Sergio Zauli era stato accusato di abuso d’ufficio, l’allora responsabile dell’ufficio tecnico comunale Franco Grilli (oggi in pensione) di omissione di atti d’ufficio; i titolari del bar “Il chiosco” (di proprietà comunale, che si trova nel centro del paese), Michele Lozupone e Eleonora Fierro, erano stati a loro volta accusati di aver procurato disturbo al riposo della cittadinanza.

L’accusa per il primo cittadino era in sostanza quella di aver consentito una deroga ai valori massimi fissati dal regolamento acustico comunale che avrebbe potuto essere prevista soltanto per eventi temporanei e non continuativi. «Oltre a me ed essere assolti sono stati il tecnico comunale e i gestori de “ Il chiosco “ per i presunti illeciti nelle deroghe per i limiti acustici dei Karaoke nel Parco – ha tenuto a sottolineare il sindaco Zauli - l’attività compiuta dal Comune era quindi corretta pertanto non si configura alcun abuso - io sono stato fortunato ad aver trovato un ottimo difensore, l’avvocato Pierpaolo Livio, ed un giudice molto competente, il dottore Massimo Mercaldo, sono comunque contento che il ministro Carlo Nordio abbia eliminato la fattispecie di abuso d’ufficio perché eviterà ad altri amministratori di attendere anni per avere il riconoscimento della liceità del proprio operato”. Sempre sui social, il primo cittadino ha espresso tutta la propria soddisfazione, evidenziando l’importanza del giudizio su una vicenda che si trascinava già da alcuni anni.

Sulla stessa linea anche l’avvocato Pierpaolo Livio, che ha difeso in giudizio il primo cittadino: «Va ringraziato certamente il gip, il dottor Mercaldo – ha spiegato il legale nel breve video, davanti al tribunale comasco, postato anche questo sui social - perché non si è limitato soltanto a dire che quanto avrebbe fatto il sindaco Zauli non è più previsto dalla legge come reato, ma smantellando completamente l’impianto accusatorio che derivava dalle querele presentate, ha di fatto ripulito da qualsiasi ombra e dubbio l’operato del Comune, che è stato ritenuto assolutamente immune da censure, in quanto sono stati svolti controlli, chiedendo ai gestori del pubblico di esercizio di rispettare le normative, come poi avvenuto».

«Grande soddisfazione quindi, l’unico rammarico è che purtroppo procedimenti come questo tengono delle persone avvinte per anni a dei procedimenti penali prima di arrivare all’udienza preliminare, che si è appunto chiusa con un nulla di fatto».

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