Inaugurati gli alloggi confiscati alla mafia: «Ora al servizio delle famiglie bisognose»

Fenegrò Nell’immobile sottratto alla malavita sono stati ricavati due appartamenti. Il sindaco Canobbio: «Una giornata importante, un beneficio per tutta la comunità»

Immobile confiscato alla mafia, ora al servizio delle famiglie fragili. L’inaugurazione della struttura di via Indipendenza 10 in cui sono stati realizzati due mini appartamenti è l’ultima tappa di un percorso di contrasto alla mafia che il Comune di Fenegrò attua da anni in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Fenegrò e con la partecipazione al Comitato 5 Dicembre.

L’inaugurazione si è aperta con l’intervento del sindaco Claudio Canobbio che ha ringraziato la popolazione, le autorità presenti dal sottosegretario al Ministero dell’Interno Nicola Molteni al consigliere regionale Angelo Orsenigo, numerosi sindaci fino ai rappresentanti della Polizia di Stato, al comandante della Compagnia carabinieri di Cantù Christian Tapparo e alla polizia locale. Presente anche la dirigente scolastica Angela Serena Ildos.

«Fa fronte all’emergenza abitativa»

«D’ora in poi quest’immobile ritornerà un bene utile a tutta la comunità. Farà fronte all’emergenza abitativa e darà pronta accoglienza alle famiglie in difficoltà. E’ una giornata importante per tutta la comunità- ha evidenziato il sindaco Canobbio- Con le mafie non ci dobbiamo convivere, ma combatterle. Non devono stare nei nostri territori. La vita della comunità deve essere più sicura pertanto occorre fare prevenzione per il bene comune».

A seguire il sindaco di Cadorago Paolo Clerici, vicepresidente del Comitato 5 dicembre che ha portato i saluti della presidente Elena Daddi e ha sottolineato:«Le mafie sono presenti nei nostri paesi in modo capillare. Il comitato nato nel 2014 contava 13 Comuni oggi ben sono 31. Dobbiamo lavorare nel mondo della scuola perché il seme della legalità si impara a scuola. Non bisogna avere paura ad andare dai carabinieri a denunciare». Anche il consigliere regionale Orsenigo ha ribadito:«Sindaci e scuole devono lavorare sul tema culturale perché questa è la strada per la legalità. Ogni cittadino è responsabile. Noi siano le sentinelle del territorio».

«Inferto un colpo pesante»

A conclusione il sottosegretario Molteni ha ricordato l’impegno di Roberto Maroni per far diventare legge la proposta di sequestrare e confiscare i beni alla mafia.«Grazie al ministro Maroni è stato inferto un colpo mortale alla mafia. Anche se il contrasto alla criminalità organizzata non è né di destra né di sinistra perché la divisione agevola la mafia e non si delega». Il parroco don Claudio Robbiati ha benedetto l’immobile.

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