Incursione no vax al cimitero al Comune di Cadorago costa tremila euro

Il fatto Conto salato per cancellare le scritte tracciate dai vandali . Il sindaco: «Ci rifaremo sui responsabili, spero che vengano identificati»

È molto salato per il Comune il conto del blitz estivo dei no vax sui muri esterni del cimitero di Caslino che nei giorni scorsi erano stati nottetempo coperti di scritte, ad essere colpita anche una delle panchine nelle immediate vicinanze del camposanto. I maggiori problemi si sono posti in particolare per il muro del cimitero, in mattoni a vista. Ripulire tale particolare superficie si è quindi rivelato essere veramente costoso.

Indagini in corso

«Il preventivo per ripulire tutto si aggira attorno ai tremila euro - spiega il sindaco Paolo Clerici - si tratta infatti di una superficie molto particolare, con mattoni a vista, che richiederà un lavoro quasi certosino per poterlo rimettere a nuovo. Non possiamo quindi che stigmatizzare con forza questo gesto, che renderà appunto necessario un intervento di pulizia ad hoc. Abbiamo presentato denuncia contro ignoti, con la possibilità quindi di richiedere il risarcimento dei danni subiti se e quando i vandali saranno individuati. Attualmente sono in corso le indagini da parte delle autorità competenti, al termine delle quali disporremo le pulizia del caso».

L’obiettivo delle indagini potrebbero essere in sostanza quello di verificare se la mani sono le stesse degli analoghi blitz avvenuti in precedenza nella Bassa Comasca.

Un analogo blitz era infatti avvenuto nello scorso mese di marzo al cimitero del vicino Comune di Rovellasca, dove l’amministrazione comunale del sindaco Sergio Zauli ne aveva poi disposto la cancellazione. Il sospetto è appunto che possa trattarsi di azioni sempre riconducibili a gruppi già responsabili, in particolare in quelli che sono stati gli anni più difficili del covid, di altri analoghi raid avvenuti sia nella Bassa comasca che altrove. Scritte simili erano infatti in passato comparse, sempre durante la notte, sul piazzale delle scuole elementari a Turate, a più riprese rivendicate con la sigla “ W – vivi”, anche in quel caso rapidamente ripulite da parte del Comune.

A Bregnano era stata cancellata un’altra scritta no vax comparsa nella zona di via Kennedy, davanti a un passo carraio laterale, in genere inutilizzato, della casa di riposo.

Anche a Lomazzo

Anche a Lomazzo erano state “oscurate” le scritte tracciate davanti al liceo artistico “Melotti” e i messaggi anti-sindacali vicino alla sede della Cgil. La Uil lomazzese aveva poi reso noto che qualcuno aveva messo addirittura un petardo davanti alla propria sede: una vicenda che aveva suscitato molto scalpore nella Bassa Comasca, il sindacato aveva poi fatto sentire la propria voce organizzando un sit-in.

Tutte azioni ogni volta duramente condannate delle amministrazioni locali del comprensorio, lamentando sia la disinformazione compiuta tramite i messaggi in questione, che hanno comportato problemi, disagi e costi per gli enti locali per poterle alla fine cancellare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA