La spaccata in farmacia fallisce: danni, ma i ladri non entrano

OLTRONA L’altra notte i banditi hanno cercato di sfondare con un tombino la vetrata del negozio in centro paese

Tentata spaccata della “banda del tombino” ai danni della Farmacia Graziani. L’altra notte tre banditi hanno cercato di fare irruzione nel negozio in via Primo Maggio, provando a sfondare una vetrata con l’impiego di due tombini in ghisa prelevate dalla strada, pesanti non meno di venti chilogrammi. Colpo sfumato per il tempestivo intervento del titolare che, urlando, li ha costretti a una precipitosa fuga.

«All’una di notte sono arrivati tre banditi, con passamontagna indossato per non essere riconoscibili – racconta Luigi Graziani, contitolare con la sorella Lavinia della farmacia del paese - Dopo aver preso due caditoie dalla strada, hanno tentato di sfondare la vetrata laterale che dà su via Primo Maggio. Abito al piano superiore, la camera da letto è proprio sopra la farmacia. Al primo colpo mi sono svegliato e ho cercato di capire cosa stesse succedendo, al secondo ho realizzato che fosse in corso un tentativo di intrusione. Sono corso alla finestra, l’ho aperta e gli ho urlato contro. Sentendosi scoperti sono subito scappati. Di corsa sono fuggiti verso il parcheggio e poi in direzione del paese». Non si sa se in zona avessero un’auto su cui si sono allontanati, magari con un complice che li attendeva, o se siano andati nel bosco. Messi in fuga i ladri, il titolare della farmacia si è affrettato ad allertare il 112. «In zona c’era già una pattuglia dei carabinieri – prosegue Graziani – Si sono messi sulle tracce dei malviventi, ma li hanno mancati per una decina di metri».

Furto fallito. «Non sono riusciti a entrare – conferma il titolare della farmacia – Il vetro, seppure danneggiato, ha resistito ai colpi. Se fossero riusciti a introdursi all’interno, non so come avrebbero potuto prelevare i soldi dalla cassa automatica che è come una cassaforte. Oltretutto siamo in centro paese, con tutte le case attorno, e la nostra abitazione sopra la farmacia». Ladri arditi, o sprovveduti, resta il fatto che se ne siano andati a mani vuote.

«Alla fine sono scappati, non hanno preso niente e noi stiamo bene – conclude il titolare – L’ultimo colpo ai danni della nostra farmacia risale alla rapina che subimmo sedici anni fa».

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