Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Domenica 24 Novembre 2024
La sua cagnolina sorprende un ladro: «Ho preso un’accetta e l’ho fatto fuggire»
Cassina Rizzardi Il racconto: «Chanelle ha iniziato ad abbaiare, è rientrata e tremava». Così la donna si è armata e ha reagito
Il tremore della cagnolina mette in guardia la padrona che fa scappare il ladro mostrandogli una grossa accetta.
Pomeriggio movimentato in un’abitazione di via Boffalora, dove venerdì all’imbrunire uno sconosciuto è entrato nel giardino di un’abitazione.
Voleva infilarsi nell’appartamento e rubare? A dare l’allarme è stata la piccola Chanelle, una dolce volpina di due anni.
Lo racconta la padrona, Annamaria Sorrentino. «Abito al piano terra di una palazzina, siamo poche famiglie. A Chanelle piace stare in giardino praticamente tutto il giorno. Venerdì era già buio, saranno state le 17.30 al massimo, quando l’ho sentita abbaiare. Ho pensato ce l’avesse con i cani della vicina, sa capita, così inizialmente non ci ho dato alcun peso, poi l’ho vista rientrare impaurita».
Via Boffalora
Addirittura tremava. «Era chiaro che qualcosa non andava, mi sono affaccia alla finestra e ho visto uno sconosciuto nella proprietà».
Annamaria non si è per nulla spaventata, anzi ha reagito impugnando con fermezza un’arma molto minacciosa. «Mio marito tagliava la legna, ho preso la sua grossa accetta e ho l’ho fatta scorrere ripetutamente con forza sull’inferriata della finestra. Ho fatto talmente tanto rumore, che l’uomo si è voltato, mi ha vista ed è scappato a gambe levate».
Annamaria ha chiamato i carabinieri, poi ha atteso 15 minuti ed è uscita in giardino. Temeva che l’estraneo fosse ancora nei paraggi. «Ho trovato le fioriere rotte, ma non ho proprio idea da che parte sia arrivato forse dai boschi: alle spalle di casa c’è il parco Lura».
Non esclude che il ladro fosse con un complice. «Ho visto soltanto lui in giardino, il “palo” probabilmente era in strada».
E poi fornisce una descrizione dello sconosciuto. «Indossava una giacca color panna, in testa aveva un cappellino nero, fisicamente non era molto alto, forse aveva la barba, ma non sono sicura. Si è voltato giusto un attimo, ha visto che avevo l’accetta in mano, è subito scappato».
Annamaria ha postato la notizia su Facebook. Ha voluto mettere in guardia i residenti della zona, evitare che il ladro in fuga s’infilasse magari in un’altra proprietà. L’altruismo è da sempre una sua caratteristica.
L’allarme su Facebook
Dipendente da anni di un supermercato a Como, nel 2018 ha donato una poltrona all’ospedale “Valduce” per pazienti oncologici, un gesto in memoria del marito: Gennaro Tasso, assistente capo della polizia penitenziaria, scomparso dopo aver combattuto a lungo contro un tumore. L’iniziativa era stata promossa in collaborazione con i colleghi del consorte, dopo la scomparsa avevano organizzato una raccolta fondi.
Annamaria ricorda: «Dopo la donazione ero diventata volontaria nel reparto, ma ho dovuto lasciare per motivi personali».
Venerdì, suo malgrado, è tornata nuovamente agli onori della cronaca per il coraggio e il sangue freddo dimostrati nel mettere in fuga il ladro.
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