Coltellate al rivale in amore, ma quello nega: lui e la donna sono solo amici, fin da bambini

Lomazzo La gelosia dietro l’aggressione di un uomo di 47 anni di Lurago. A farne le spese un trentacinquenne di Como: operato per i fendenti, si salverà

Al centro della lite c’era una donna di 32 anni, l’ex fidanzata di Antonio Turbiglio, 47 anni, residente in provincia di Teramo ma di fatto domiciliato a Lurago Marinone. Quest’ultimo è l’uomo che, nella serata di giovedì, è finito in manette, portato al Bassone dai carabinieri in quanto accusato del tentato omicidio di Davide Ongaro, 35 anni di Como, colpito all’addome e a un braccio con più fendenti inferti con un coltello da cucina che l’aggressore pare si fosse portato da casa.

Accoltella il rivale all’addome

Il ferito, trasportato all’ospedale Sant’Anna, non sarebbe in pericolo di vita, ma i medici sono comunque intervenuti chirurgicamente per suturare la ferita all’addome che era la più profonda. Ci sarebbe la gelosia, insomma, dietro il fatto di sangue avvenuto a Lomazzo in via Cesare Cantù poco dopo le 19 di giovedì sera.

L’uomo finito in carcere, che era l’ex compagno della donna, credeva infatti che la trentaduenne avesse una relazione con la vittima delle coltellate, mentre quest’ultima avrebbe riferito agli inquirenti che erano solo amici fin da quando erano bambini, senza dunque alcuna relazione sentimentale. Turbiglio comunque, ossessionato da quel rapporto e accecato dalla gelosia, si sarebbe presentato in via Cesare Cantù a Lomazzo, scoprendo l’uomo e la donna in strada e aggredendo a coltellate il rivale in amore. Subito dopo i fendenti il sospettato sarebbe salito di nuovo in macchina per poi allontanarsi.

Immediata è stata la chiamata sia al 118 (che ha inviato una ambulanza per soccorrere il ferito), sia ai carabinieri della Compagnia di Cantù che hanno operato con più stazioni (Fino Mornasco, Mozzate e Lomazzo) e con il Nucleo Operativo e Radiomobile. Il primo passo dell’indagine lampo dei militari dell’Arma è stato quello di risalire all’auto utilizzata per allontanarsi, in uso al sospettato anche se non di sua proprietà. Questa operazione, unita all’analisi del cellulare, ha permesso di rintracciare e fermare il fuggitivo dalle parti di Lurago Marinone, forse diretto verso casa.

L’uomo, trovatosi di fronte ai carabinieri, avrebbe da subito iniziato a collaborare indicando anche il punto dove aveva abbandonato il coltello da cucina, nascosto in una intercapedine di un muro tra due mattoni. L’arma è stata posta sotto sequestro.

Tentato omicidio

L’accaduto è stato invece comunicato al pubblico ministero Simone Pizzotti che ha aperto un fascicolo di indagine con l’ipotesi di reato di tentato omicidio. L’arrestato è stato condotto infine al Bassone dove nelle prossime ore verrà interrogato dal giudice delle indagini preliminari di Como. Come detto, a monte di tutto ci sarebbe la gelosia. L’aggressore infatti credeva che tra la ex e la vittima ci fosse una relazione e per questo si sarebbe presentato sul posto, a Lomazzo, impugnando un coltello da cucina per colpire il rivale. Una scena avvenuta in strada e con diversi testimoni che hanno udito le urla e capito subito quello che stava avvenendo.

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