Minaccia chi l’aveva ospitato: denuncia a migrante egiziano

Turate La reazione violenta dopo che l’uomo lo aveva invitato a lasciare l’alloggio

Ha minacciato l’uomo che l’aveva ospitato in casa per circa due settimane, brandendo un’arma che oseremmo definire quantomeno insolita, ovvero un cavatappi aperto dalla parte della piccola lama che serve per rimuovere la capsula che protegge il turacciolo. Pare che tra l’altro l’uomo (un egiziano senza fissa dimora di 37 anni) sia anche riuscito a ferirsi ad una mano proprio con quel cavatappi. Tutto questo non gli ha evitato una denuncia a piede libero con l’ipotesi di minacce aggravate, successiva all’intervento dei carabinieri della Compagnia di Cantù andato in scena in quella casa di Turate. È una storia insolita quella avvenuta alle 20 di sera di venerdì scorso, ma di cui si è appreso solo adesso. L’uomo, di origine egiziana, da una quindicina di giorni era ospitato nella casa di un turatese di sessant’anni. La reazione violenta dello straniero sarebbe avvenuta dopo la notizia che avrebbe dovuto lasciare quella casa per cercarsi un altro alloggio. Per questo motivo l’egiziano avrebbe impugnato la prima cosa trovata, il cavatappi appunto, minacciando l’uomo che l’aveva ospitato e anche il figlio che era al suo fianco. «Ammazzo te e tuo figlio», avrebbe urlato a quel punto, aprendo il piccolo coltellino presente sui cavatappi e ferendosi ad una mano. Le vittime sarebbero però riuscite ad avvisare il Numero unico delle emergenze che ha poi inviato sul posto, in quella casa di Turate, una pattuglia dei carabinieri che ha identificato i presenti raccogliendo poi il loro racconto.

L’epilogo con la denuncia a piede libero per minacce aggravate che verrà poi inoltrata alla procura di Como. Il cavatappi è sotto sequestro.

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