Morto dopo il malore. E la figlia cerca i primi soccorritori

Rodero Massimiliano Perrone aveva 53 anni. Aveva accostato l’auto lungo la Provinciale

Ha lottato per quattro giorni in terapia intensiva dell’ospedale Sant’Anna e ieri Massimiliano Perrone, 53 anni, ha cessato di vivere.

Martedì, a metà pomeriggio, era stato colto da malore mentre percorreva via Monte Rosa, la strada provinciale che collega Valmorea a Rodero, attraverso la valle del Lanza, Si sarebbe reso conto del malessere e della sua gravità ed avrebbe accostato ai bordi della strada l’auto sulla quale viaggiava da solo, fermandola sul ciglio di un pendio, tra gli alberi spogli e si sarebbe accasciato.

«Sto cercando i due passanti che hanno soccorso mio padre aspettando l’arrivo dell’autoambulanza», ha scritto sui Social la figlia Chiara, ieri mattina, poche ore prima del decesso del genitore. Subito, la ricerca è stata condivisa e in seguito la comunicazione della figlia stessa: «Purtroppo, è appena morto».

Era stato soccorso in condizioni molto serie, da codice rosso, cioè della massima gravità: sul posto, coordinati dal servizio d’urgenza e d’emergenza 118, erano intervenuti i sanitari con l’auto medica, l’equipaggio della Croce Rossa di Uggiate con Ronago ed avevano prestato le prime cure per poi accompagnare l’uomo all’ospedale. Prognosi riservata fin dal primo momento. Sul luogo del sinistro, sono intervenuti in forze i vigili del fuoco di Appiano Gentile per i soccorsi tecnici e i carabinieri del Nucleo Radiomobile per i rilievi.

L’apprensione per le condizioni di Massimiliano Perrone, ieri, è diventata cordoglio.

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