Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Sabato 10 Dicembre 2022
Niente Irpef per 3.200 olgiatesi: aumenti in arrivo ai più ricchi
ManovraLa giunta ha deciso l’innalzamento della soglia di esenzione da 12mila euro a 13.500: «Non vogliamo gravare su chi fa già fatica». Le nuove aliquote degli scaglioni fino al raddoppio
Addizionale comunale Irpef più leggera per le famiglie a basso reddito, ma aumenta in misura progressiva per tutti gli altri.
In sintesi la manovra fiscale che sarà discussa e portata in approvazione nel consiglio comunale di lunedì.
Imposta comunale ferma dal 2018, su cui ora la maggioranza ha deciso di intervenire con una doppia modifica. Positiva per circa 3.200 contribuenti su ottomila, che verranno esentati dal pagare questo tributo. La soglia di esenzione sale da 12mila a 13.500 euro. «Decisione che abbiamo assunto – spiega Luca Cerchiari, assessore al bilancio - sia per andare incontro alle richieste arrivate dai sindacati in maniera unitaria, sia per cercare di non gravare sui nuclei familiari che fanno più fatica».
Momento storico
Il sindaco Simone Moretti, aggiunge: «Era da tempo che si voleva innalzare la soglia di esenzione, ma finora non era stato possibile. Considerando il particolare momento storico, con il caro bollette e l’aumento della inflazione che stanno mettendo in grossa difficoltà le famiglie a basso reddito, abbiamo cercato di fare questo sforzo per non gravare sulle fasce deboli. Con l’innalzamento della soglia di esenzione si è cercato di andare incontro alla maggior parte delle persone che hanno un reddito basso. Avremmo voluto non andare oltre e lasciare inalterata l’aliquota, ma bisogna mettere in sicurezza i conti e si è reso inevitabile un aumento». L’aliquota dell’addizionale comunale Irpef passa dunque da 0,40% a 0,50% per i redditi da zero a 15mila euro, sale a 0,68% per la fascia da 15mila a 28mila euro (circa tremila contribuenti), a 0,72% per i redditi da 28mila a 50mila euro (circa 1.500 posizioni fiscali) e a 0.80% per lo scaglione più alto da 50mila euro in su (stimati 350 contribuenti).
«L’aumento sarà applicato nel 2023, ma l’effetto si vedrà nel 2024. Modifica a valere sui redditi del 2023 – precisa Cerchiari – Con questo incremento si stima di portare il gettito dell’addizionale comunale Irpef da 560mila a 830mila euro, quindi a una maggiore entrata di 270mila euro che serve per far quadrare il bilancio del 2024».
Nessun taglio sociale
«Abbiamo chiesto a tutte le aree uno sforzo per limare il tagliabile ed è stato fatto, ma il grosso della spesa riguarda il personale e non è un costo comprimibile (il recente adeguamento del contratto sull’anno cuba 100mila euro in più). I servizi hanno costi che tendono ad aumentare. A meno di tagliare servizi o i fondi al sociale, scelta che in questo momento storico non ha senso fare, non resta che aumentare le entrate. Avendo l’aliquota Imu sulla seconda casa già al massimo, l’unica manovra possibile - conclude l’assessore - era sull’Irpef che finora eravamo riusciti a mantenere al minimo, rispetto ad altri Comuni che l’hanno già allo 0,80%».
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