Piace ai bimbi la mensa fai da te
«Li fa sentire più responsabili»

Olgiate Comasco Introdotta in via sperimentale a settembre, incontra il favore delle famiglie - Ottimizzati i tempi per i due turni. Serve 350 alunni, da gennaio anche i cento di Somaino

Promossa la mensa self service. La novità, introdotta in via sperimentale a settembre non senza qualche perplessità, ha superato la prova prima di tutto dei bambini: «Ci fa sentire più grandi».

Al posto del classico servizio con refezione, alla scuola primaria di via San Gerardo e al plesso di via Repubblica i pasti non vengono più serviti al tavolo, ma sono gli stessi bambini che si recano al bancone a ritirare il piatto porzionato con l’intero pasto.

La mensa “fai da te” termina con una sorta di isola ecologica dove i ragazzini svuotano il loro piatto dai residui del pasto, attuando loro stessi la raccolta differenziata.

Coinvolti nel nuovo sistema di refezione 210 alunni in via San Gerardo, 140 in via Repubblica – dove il sistema era già parzialmente effettuato negli anni precedenti – e da gennaio anche i 101 iscritti alla primaria di Somaino, dove l’avvio del self service è slittato per problemi legati agli spazi.

Invece di stare seduti sulle seggioline e aspettare che venga loro servito il primo, il secondo e la frutta, adesso i bambini in fila ritirano il loro pasto e si gustano il pranzo caldo, secondo i propri tempi.

Possono mangiare con calma, non dovendo finire in fretta il primo perché, come succedeva col sistema tradizionale di refezione, gli inservienti arrivavano con il secondo e il resto. I bambini si divertono e si sentono anche più grandi perché si servono da soli.

«Il self service piace e funziona - dichiara il vicesindaco e assessore all’istruzione Paola Vercellini - I bambini sono contenti, anche i piccoli. Un po’ tutti avevamo qualche preoccupazione nell’estendere la novità agli alunni delle prime classi, invece la sperimentazione è andata bene. Lo conferma anche il report della commissione mensa, dal quale si evince che il self service è molto apprezzato dai bambini che si sentono in questo modo parte attiva e coinvolti nello sparecchiamento. I tempi delle due turnazioni vengono rispettati, anzi meglio. Dopo i primi mesi di sperimentazione, per docenti e bambini, la nuova modalità di porzionamento dei pasti risulta essere efficace».

Centrato, dunque, l’obiettivo per cui è stato deciso di introdurre questa novità per rendere la refezione scolastica più efficiente e gradita ai ragazzi, ma soprattutto per responsabilizzarli.

«Piace perché li fa sentire più grandi nel servirsi da soli, mentre a casa di solito i genitori non lasciano questi piccoli margini di autonomia – osserva il sindaco Simone Moretti - È una presa di responsabilità che i bambini apprezzano». La mensa è un momento didattico a tutti gli effetti; con l’introduzione del self service lo scopo era far imparare a essere più autonomi, a responsabilizzare i bambini a gestirsi il pasto e a servirsi da soli.

Ne ha guadagnato anche la qualità del servizio percepita dagli alunni. Si sono ottimizzati i tempi, dando ai bambini maggiore possibilità di gustarsi il pranzo e di socializzare, naturalmente non senza la supervisione degli insegnanti e del personale della ditta incaricata del servizio mensa (Serenissima Ristorazione).

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