Rifiuti privati nei cestini pubblici: il Comune mette le fototrappole

Bizzarone Si attiveranno con rilevazione del movimento, giorno e notte L’appello del sindaco Bertocchi ai cittadini: «Igiene e decoro da tutelare»

Fototrappole contro l’abbandono dei rifiuti domestici nei cestini. Il primo cittadino di Bizzarone Guido Bertocchi non le manda a dire e tira le orecchie ai furbetti dei rifiuti: arrivano le fototrappole. È stato proprio il sindaco a fare il punto sull’uso improprio dei cestini pubblici posizionati in paese. «Purtroppo - fa sapere Bertocchi - uno dei comportamenti più frequenti è l’uso improprio dei cestini pubblici, in cui vengono inseriti (o lasciati nelle immediate vicinanze) rifiuti di ogni sorta, a scapito dell’igiene e del decoro delle aree pubbliche. Su questo abbiamo recentemente attivato una specifica campagna di sensibilizzazione e faccio appello al senso civico di tutti i cittadini affinché i cestini stradali vengano utilizzati soltanto per conferire i piccoli rifiuti “da passeggio”, come carte di caramelle, pacchetti di sigarette o bottigliette - fa notare - ricordo che depositare i rifiuti (domestici e non) nei pressi dei cestini è equiparato dalla Legge all’abbandono di rifiuti, quindi è un reato e come tale è sanzionabile».

Aggiunge in merito ad alcune situazioni critiche che si sono verificate in paese e dice: «Abbiamo deciso di monitorarle con delle fototrappole (apparecchi che permettono di controllare una determinata zona e quindi cosa accade). Infatti il dispositivo si attiva in modo automatico quando viene rilevato un movimento, sia di notte sia di giorno, ma voglio ribadire perché è vietato depositare rifiuti domestici nei cestini».E chiarisce: «Perché i cestini sono fatti per piccoli rifiuti; perché i rifiuti domestici sono raccolti con il porta a porta e ciò permette di riciclare molti materiali, recuperarli e riutilizzarli con guadagno sia ambientale che economico; perché il materiale depositato nei cestini diventa indifferenziato, non viene riciclato e ha un costo significativo per la comunità».

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