Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Giovedì 02 Gennaio 2025
Rovellasca, prende in mano un petardo. Esplode e gli trancia due falangi
Rovellasca È un uomo di 36 anni, immigrato regolare dal Marocco. È ricoverato all’ospedale San Gerardo di Monza con 20 giorni di prognosi
Ha perso le falangi di due dita della mano destra, a causa di un botto: è stato portato in ospedale al San Gerardo di Monza, in codice giallo e non in pericolo di vita ma con una prognosi non inferiore ai 20 giorni, l’uomo di 36 anni soccorso nella notte di Capodanno a Rovellasca dopo che un petardo gli aveva provocato lesioni importanti in almeno due dita della mano.
L’infortunio, stando a quanto è stato possibile ricostruire, è avvenuto in strada, in via Roma, pochi minuti prima della mezzanotte tra il 31 dicembre e l’inizio del nuovo anno, momento in cui tuttavia i botti già iniziavano ad esplodere un po’ ovunque.
La dinamica esatta di quanto è avvenuto è ancora al vaglio dei carabinieri della compagnia di Cantù, che hanno inviato sul posto una pattuglia della stazione di Mozzate.
Il ferito è un uomo originario del Marocco, 36 anni e regolare in Italia, residente poco distante dal punto dell’esplosione ma nel territorio comunale di Rovello Porro. Un grosso petardo sarebbe esploso in modo improvviso, causando una lesione alla mano destra con la perdita di due falangi delle dita. Sul posto, oltre ai carabinieri, sono arrivati ovviamente anche i medici del 118 che hanno inviato una ambulanza della Croce Rossa che ha soccorso il marocchino in strada, lungo la via Roma, per poi portarlo a sirene spiegate fino all’ospedale San Gerardo di Monza dove ieri mattina era ancora ricoverato.
Come detto, il trentaseienne non è in pericolo ma la lesione alla mano si è rivelata importante. Quello di Rovellasca non è stato l’unico infortunio causato dai petardi esplosi nella notte, ma senza dubbio è stato il più grave almeno per quanto riguarda la provincia di Como. Quest’anno il numero dei feriti nella notte di Capodanno – stando a quanto fatto sapere ieri mattina dal Ministero dell’Interno – è stato di 309, il livello più elevato da dieci anni a questa parte. Tra i feriti dai botti anche circa 90 minorenni. Non si sono verificati per fortuna infortuni poi rivelatisi mortali.
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