Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Venerdì 23 Febbraio 2024
Forza il valico di Brogeda con un’auto rubata: a bordo due pistole, un fucile automatico e tre caricatori
L’arresto L’uomo alla guida, un cittadino di origini straniere, aveva già due alias in Italia con numerosi precedenti. Fermato a Rovello Porro, è stato denunciato e portato al carcere del Bassone
Nel pomeriggio di giovedì 22 febbraio, i carabinieri di Cantù hanno dato il via alle ricerche di un’auto di grossa cilindrata con targa svizzera, una Mercedes Glc 200, a seguito di una segnalazione della centrale della Guardia di finanza: l’auto infatti aveva forzato il posto di controllo della dogana di Como-Brogeda, proseguendo poi la corsa in territorio italiano e risultava essere stata rubata a un cittadino svizzero.
Intorno alle 14 una pattuglia di carabinieri di Turate ha individuato e fermato a Rovello Porro, in via Pascoli, l’auto ricercata e vi ha trovato alla guida un cittadino di origini stranieri, che è quindi stato portato in caserma per effettuare gli accertamenti del caso. A seguito della perquisizione del veicolo, inoltre, sono state trovate a bordo diverse armi: una pistola marca “SIG modello P 210”, calibro 9 parabellum, una pistola marca “North American Arms cal. 22”, un fucile automatico marca “Sig modello SG 550 cal. 5.56x45”, 66 colpi calibro 9 parabellum e tre caricatori per fucile automatico. Si tratta di armi rubate, che sono risultate di proprietà di un cittadino svizzero appassionato di tiro sportivo.
Insieme alle armi, i carabinieri di Turate hanno trovato sull’auto anche dei computer portatili, un tablet, un cellulare, delle bottiglie di super alcolici, vari capi d’abbigliamento da donna, e più di 200 pezzi di argenteria, un cacciavite, un trapano ed un tirapugni: tutto quanto il materiale individuato sul veicolo è stato posto sotto sequestro penale.
L’uomo che si trovava alla guida della Mercedes ha mostrato ai militari una patente di guida greca insieme a un passaporto, documenti che però in seguito sono risultati contraffatti e i successivi accertamenti realizzati tramite un sistema di identificazione, l’interforze Afis, hanno rivelato che l’uomo ha altri due alias in Italia con numerosi precedenti, oltre ad essere già stato espulso dal nostro paese. È scattato così l’arresto per importazioni plurime di armi comuni da sparo e munizioni e possesso di documenti di identificazione falsi; l’uomo è stato poi denunciato in stato di libertà per ricettazione e accompagnato al carcere di Como.
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