
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Giovedì 03 Aprile 2025
«Se ascolto, sento i tuoi passi». Oggi l’ultimo saluto a Noemi
Vertemate con Minoprio La famiglia Fiordilino ha scelto una poesia di Fernando Pessoa per ricordare la figlia. Il rito funebre alle 16.30 nella chiesa parrocchiale. Il sindaco: «Ti ricorderemo con un’iniziativa»
Vertemate con Minoprio
«La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto. Se ascolto, sento i tuoi passi esistere come io esisto». I familiari della ventenne Noemi Fiordilino hanno scelto le parole di una poesia di Fernando Pessoa per annunciare il funerale dell’amata figlia, sorella e nipote, in programma oggi alle 16.30 nella chiesa parrocchiale di Vertemate.
Parole leggere per il momento più buio, quello dell’addio. E sul manifesto funebre un suo ritratto, bella e sorridente. Come resterà per sempre. Anche se Noemi, amata e già rimpianta, non se ne andrà per quanti le hanno voluto bene.
Tante persone vicine
Tanti che oggi si stringeranno ai genitori, alla sorella maggiore e al fratello minore, al fidanzato Sam, che le era accanto in quella notte senza ritorno. Noemi Fiordilino nel 2018 aveva iniziato il liceo Giovio, corso di liceo linguistico. Amava le lingue straniere, tanto da aver proseguito anche all’università questi studi e in agosto avrebbe compiuto 21 anni.
Martedì all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, dove sabato notte la ragazza era stata trasportata con massima urgenza nel disperato tentativo di salvarla, il medico legale ha eseguito l’esame autoptico, alla presenza anche di un consulente della difesa. Perché, come ha ricordato il legale della famiglia, vogliono giustizia e una pena esemplare per chi ha inflitto loro tanto dolore. Oggi quindi, alle 16.30, nella chiesa parrocchiale di Vertemate, preceduti dalla recita del rosario, verrà celebrato il funerale.
Le parole di Pellizzari
Sarà un giorno di lutto per l’intera comunità, che sabato si era risvegliata scossa dalla notizia dello spaventoso incidente che nella notte aveva coinvolto la ragazza. E man mano che le tessere sono andate al proprio posto e si è composto il quadro, lo strazio, se possibile, s’è fatto più intenso.
Il sindaco Riccardo Pellizzari, che conosce la famiglia e s’è detto profondamente colpito, come amministratore della comunità e come padre, ha annunciato: «Ho già parlato con la mia giunta e abbiamo deciso che faremo qualcosa per lei, molto probabilmente una targa per ricordare Noemi ma anche i tanti ragazzi che hanno perso la vita sulle strade nel nostro paese».
Il racconto di Sami
A raccontare cosa è accaduto è stato il suo fidanzato Sami, coetaneo di Appiano Gentile, che ai microfoni della trasmissione Ore 14 di Rai 2, condotta da Milo Infante, ha ricostruito quella notte, e con voce pacata ma ferma ha detto che quando ha visto quell’auto che si avvinava veloce, troppo veloce, ha fatto cenno con la mano al guidatore di rallentare, poi ha provato a tirare a sé Noemi, ma «è stata strappata via dalle mie mani».
E assicura: «Non molleremo finché non verrà fatta giustizia come si deve. Se non si fa niente, ci saranno sempre persone che piangeranno i loro cari». I due giovani stavano tornano a casa, dopo aver festeggiato la laurea di un’amica, quando hanno investito un coniglio e si sono fermati a soccorrerlo a Lurago Marinone, in via Vittorio Veneto.
La ventenne è stata sbalzata per 50 metri dalla Golf condotta da Vincenzo Crudo, 32enne di Fenegrò, che, rintracciato dai carabinieri, inizialmente aveva detto che gli era stata rubata l’auto. Aveva un tasso alcolemico di 1,49 milligrammi per litro, il triplo rispetto al consentito, e il piede destro ingessato per un infortunio oltre alla patente scaduta. Per lui una contestazione pesantissima, quella di omicidio stradale pluriaggravato omissione di soccorso.
Rispondendo alle domande del giudice delle indagini preliminari ha detto di «non ricordare nulla», una versione che ha spinto ad accogliere quella che era stata la richiesta del pm Giulia Ometto, ovvero la custodia in carcere al Bassone.
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