Sempre più giovani le vittime di violenza

Prevenzione Il Centro Antiviolenza nel 2023 ha già accolto 190 donne. Rinnovato il protocollo con il Comune

La violenza contro le donne continua ad essere una piaga ed una emergenza. Basta entrare nel Tribunale cittadino per rendersi conto di quanti fascicoli di questo tenore vengano discussi. Violenze non per forza fisiche, ma anche psicologiche ed economiche. Le vittime, per la maggioranza di nazionalità italiana, hanno in molti casi un’occupazione e subiscono violenza dal partner. Nel corso del 2023 il Centro Antiviolenza di Telefono Donna ha già accolto 190 donne, con un trend preoccupante che riguarda l’aumento in percentuale della fascia delle più giovani, non oltre i 20 anni e a partire dalla minore età.

Di tutto questo si è parlato ieri in Comune – alla presenza del vicesindaco Nicoletta Roperto e dell’assessore alle politiche giovanili Francesca Romana Quagliarini – durante la firma di rinnovo del Protocollo d’Intesa della Rete Antiviolenza Territoriale della Provincia di Como (nato nel 2009, con 39 enti partecipanti) voluto per ottimizzare le azioni di contrasto alla violenza contro le donne.

La giornata di ieri è servita anche per anticipare le iniziative che da qui al 25 novembre condurranno per mano – in tutta la provincia – alla Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il primo sarà domani alle 18 all’Auditorium del “Medioevo” di Olgiate Comasco con la presentazione di un libro realizzato con i contributi di 40 donne e 30 adolescenti. Tutti gli eventi sono consultabili sul sito del Comune di Como. Alcuni appuntamenti saranno in contemporanea in tutta la provincia, come la distribuzione dei sacchetti di carta con la scritta “non accettare nessuna forma di violenza: chiama il 1522” che saranno dati nelle farmacie il 24 e 25 novembre dal Soroptimist Club Como in collaborazione con Federfarma. Negli ospedali invece – dal 22 al 28 novembre – ci sarà la settimana aperta con servizi gratuiti a supporto delle vittime come consulenze, visite, colloqui, Infopoint.

Infine, la rete antiviolenza da anni – con un apposito tavolo – porta avanti tematiche di formazione nelle scuole ma anche tra medici e in altri ambiti della quotidianità. Ieri – sempre a Palazzo Cernezzi – è stato presentato il progetto voluto dal Comune con la Cooperativa Attivamente e che ha portato più conferenze nelle scuole coinvolgendo 400 ragazzi tra i 13 e i 18 anni. L’obiettivo era riflettere sul tema delle emozioni, dell’amore ma anche del rispetto dell’altro. L’evento conclusivo si terrà al Gallio il 24 novembre con la rappresentazione dell’Infodrama “Io non sono quel che sono”, spettacolo teatrale dedicato all’Otello di Shakespeare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA