Stalking alla vicina ottantenne: l’uomo è stato condannato a un anno e 8 mesi

Olgiate Comasco Manomessi il montascale, il campanello della porta e la telecamere di videosorveglianza. Condannato un quarantasettenne

Ha risposto, in aula, alle domande del giudice Valeria Costi. Ha provato a spiegare la propria posizione, sostenendo ad esempio (in un caso) di essere inciampato e per questo di essere finito contro la porta della sua vicina. Alla fine tuttavia, un quarantasettenne di Olgiate Comasco, è stato condannato per stalking nei confronti di una signora di 80 anni che abitava di fronte a lui. Vessazioni iniziate nel 2019 – anche se la vittima pure nel 2013 aveva presentato una denuncia querela poi ritirata – e proseguite fino al 2018.

Azioni antipatiche, quelle raccontate nel lungo capo di imputazione redatto dal pm Antonio Nalesso, che parlavano di un danneggiamento intenzionale del montascale utilizzato da una anziana signora per entrare e uscire dalla propria abitazione, ma anche della manomissione del campanello della porta dell’abitazione e della telecamera di sorveglianza, presentandosi poi incappucciato davanti alla casa con il solo fine di spaventare la propria vittima. Un crescendo di dispetti e molestie, configurate nel reato di stalking che gli è stato contestato, dove l’imputato – Antonio Gatta – avrebbe compiuto ogni tipo di angheria, imbrattando la porta di casa dell’anziana vicina con marmellata, farina e altre sostanze, permettendo anche ai propri cani di espletare i bisogni nei pressi della porta di ingresso.

L’uomo era anche stato colpito da una misura cautelare, quella del divieto di dimora nel comune dove risiedeva, dovendo dunque fare le valigie e uscire dalla propria abitazione. Misura che è ancora in vigore e che rimarrà in essere fino all’autunno del 2024.

La vicenda, insomma, è come detto finita davanti al giudice del Tribunale di Como Valeria Costi, che al termine della richiesta delle parti – la pubblica accusa aveva invocato un anno e mezzo di pena – ha poi deciso di condannare l’imputato ad una pena più alta di quella chiesta dal pm, ovvero un anno e 8 mesi. Il giudice ha anche disposto una provvisionale da 5 mila euro per l’ottantenne (difesa in aula dall’avvocato Eugenia Rallo) in attesa di definire l’eventuale risarcimento in sede civile.

Gli episodi che la Procura contestava erano numerosi, compresi in un periodo di tempo che andava dal mese di ottobre del 2019 fino al novembre 2021. Il pm aveva anche riunito in un unico capo di imputazione due diversi fascicoli, nati sempre dopo le segnalazioni inviate dall’anziana di Olgiate Comasco, accuse che avevano portato ad ottenere dal giudice delle indagini preliminari Massimo Mercaldo una misura cautelare che aveva portato al già citato allontanamento dell’uomo dalla sua casa.

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