Theo Hernandez e il pit bull di Zoe. L’influencer citata a giudizio

Guanzate Nel febbraio del 2022 il cane aggredì e provocò lesioni a una donna di 74 anni. Svolta nel procedimento per cui era accusato solo il custode della villa della coppia

Alla fine, di fronte al giudice di pace di Como, c’è finito il custode della villa di Guanzate dove vivevano l’influencer Zoe Cristofoli e il compagno (noto calciatore del Milan e della nazionale francese) Theo Hernandez. Sarebbe stato lui, per negligenza e imprudenza, ad aprire il cancello di accesso alla villa «di cui era il custode» omettendo di vigilare e trattenere in sicurezza il cane pitbull della coppia che scappò fuori dal recinto aggredendo una signora.

Il fatto risale al mese di febbraio del 2022. La donna, che all’epoca dei fatti aveva 74 anni, aveva in braccio un piccolo cagnolino che invano cercò di sottrarre all’attacco del pitbull.

Dieci giorni di prognosi

Anche la signora cadde a terra dopo essere stata assalita dall’animale, riportando delle contusioni multiple che la costrinsero a recarsi al pronto soccorso dell’ospedale di Varese per farsi medicare. La prognosi fu di dieci giorni. L’ipotesi di reato che è stata messa nero su bianco dalla procura di Como in questi mesi è stata quella di lesioni personali colpose, per cui è stato ritenuto responsabile il custode della villa della coppia, ovvero Angelo Chiucchiolo, 56 anni di Milano. Ed è stato quest’ultimo a comparire di fronte al giudice di pace di Como, assistito dall’avvocato Denise Canu. Ma la parte civile, rappresentata in aula dall’avvocato Annalisa Foti, ha chiesto e ottenuto dal giudice la citazione in aula del presunto responsabile civile, ovvero proprio l’influencer che era la proprietaria del cane.

Il giudice ha rinviato l’udienza al prossimo mese di marzo quando in aula dovrà comparire anche il legale della Cristofoli. La vicenda era nota ed era avvenuta tra via Quasimodo e via Manzoni a Guanzate.

La responsabile civile

La signora proprietaria del cagnolino (un pinscher di sette anni) stava facendo una passeggiata con il proprio animale quando, dal cancello della villa che si stava aprendo per fare entrare una macchina, era uscito il pit bull della famiglia Cristofoli-Hernandez. Il cane aveva subito puntato la signora a passeggio che, intuendo quello che stava avvenendo, aveva prima preso in braccio il proprio cagnolino e poi l’aveva alzato sopra la testa, in un disperato tentativo di non farlo raggiungere dal pit bull.

L’animale però le era arrivato addosso, facendo cadere la settantaquattrenne e avventandosi poi sul cagnolino senza lasciargli scampo. La signora, sotto shock per l’accaduto, aveva poi chiesto al pronto soccorso dell’ospedale di Varese di medicarla, riportando dieci giorni di prognosi che sono quelli che sono poi finiti nel referto ora in mano alla procura di Como.

Il processo è iniziato questa settimana davanti al giudice di pace, ma come detto in occasione della prima udienza c’è stata subito una sorpresa. La parte civile ha infatti chiesto la citazione della influencer come presunta responsabile civile. Motivo che ha spinto ad un rinvio dell’udienza per permettere la presenza in aula anche dell’avvocato che rappresenterà la proprietaria del pit bull. Non risultano in questo procedimento richieste risarcitorie per l’uccisione del piccolo pinscher.

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