Tutto esaurito all’asilo nido. In lista d’attesa trenta famiglie

Olgiate Comasco La struttura può accogliere 58 bambini, ma non basta. L’assessore Mancuso: «Modificato il regolamento per cercare di rispondere alle esigenze»

Asilo nido comunale molto richiesto, una trentina di bimbi in lista d’attesa. Senza contare le famiglie che si sono orientate su altre strutture non avendo trovato spazio al nido di viale Pio Roncoroni, tra i pochi pubblici in zona. È il risvolto meno piacevole di un servizio che funziona e riscontra l’apprezzamento delle famiglie. La struttura ha una capienza di 58 bambini, la gran parte residenti, ed è a pieno regime. Per cercare di andare sempre più incontro alle esigenze delle famiglie, sono stati rivisti alcuni criteri di priorità di ammissione contenuti nel regolamento del nido aggiornato nel 2022 anche con l’introduzione del sistema dei punti per stilare la graduatoria d’ingresso.

La gestione

«Dopo un anno e mezzo di utilizzo di questo regolamento l’ufficio istruzione, in accordo con l’amministrazione comunale, ha valutato di rivedere alcuni aspetti in funzione dell’esperienza maturata in questo tempo – spiega l’assessore Stefania Mancuso - Le modifiche apportate al regolamento sono frutto del lavoro fatto dall’ufficio che ha il confronto diretto con le famiglie. Sono stati fatti aggiustamenti anche sulla parte di punteggio per riuscire da un lato ad armonizzare meglio le richieste e cercare di andare incontro alle esigenze delle famiglie e dall’altro a rendere più efficienti le iscrizioni e arrivare a una graduatoria il più puntuale possibile e meno corposa».

Si è cercato di dettagliare meglio riguardo alla situazione familiare, riconoscendo qualche punto in più nel caso della presenza di uno o più fratelli iscritti al nido. Particolare attenzione nella revisione dei punteggi è stata riservata alla situazione lavorativa dei genitori, che presenta varie casistiche. «Sono stati aggiunti i contratti di lavoro pari o superiori a 36 ore, i contratti full time a 18 ore degli insegnanti, i liberi professionisti e il tema dello smart working che prima non era così definito – precisa Mancuso - Si è cercato di specificare il più possibile, ma le situazioni sono talmente varie che il regolamento non potrà essere esaustivo. Ci aspettiamo da parte delle famiglie trasparenza e correttezza perché il Comune fa controlli a campione, ma è chiaro che non possa andare a verificare ogni situazione lavorativa dichiarata».

I servizi

È stata chiarita meglio anche la parte riguardante l’ammissione dei bambini, che avviene indicativamente rispetto a due fasce d’età: 3-14 mesi e 14-36 mesi. «I bambini verranno accolti tenendo in considerazione la capienza strutturale e gestionale del nido e l’aspetto educativo, per cui può capitare che un bambino venga inserito in un gruppo diverso da quello che il genitore si aspetti – dichiara Mancuso - L’obiettivo è di riuscire a creare sia per le educatrici che per i bambini, soprattutto quelli inseriti in corso d’anno, la condizione che sia la più accogliente e inclusiva possibile. I bambini con disabilità certificata ed eventualmente segnalati da enti superiori (Tribunali, Tutela minori, Consorzio servizi sociali dell’Olgiatese) hanno priorità di ammissione indipendentemente dal punteggio, che per questo motivo abbiamo eliminato per tali situazioni».

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