Un braciere acceso in casa per scaldarsi senza accendere il riscaldamento: famiglia intossicata da monossido

Lurate Caccivio Intervento in via Pascoli: padre, madre e tre bambini piccoli finiti in ospedale. Restano alcuni dubbi da chiarire: l’impianto di riscaldamento era spento, anche se funzionante

Per scaldarsi avevano deciso di accendere un braciere in casa.

Il riscaldamento, installato regolarmente nella casa di via Giovanni Pascoli a Lurate Caccivio, era dunque presente ma i caloriferi erano spenti. Una decisione che avrebbe potuto costare molto cara, visto che l’intero nucleo famigliare (composto da cinque persone, tra cui tre bambini piccoli) che quei locali abitava è finito con l’essere ricoverato in due diversi ospedali, al Sant’Anna di Como e all’ospedale di Circolo di Varese, in seguito alle esalazioni di monossido di carbonio.

L’allarme

Paura, nella serata di martedì, in una casa del paese abitata da una famiglia straniera. Sul posto sono arrivati sia i medici del 118, con più ambulanze, sia i vigili del fuoco. Sì è subito capito che il problema era scaturito dal braciere che era stato acceso nell’appartamento. I locali sono così stati areati e gli intossicati portati in codice giallo al pronto soccorso. A Lurate Caccivio sono arrivati pure i carabinieri della stazione del paese che ora verificheranno le cause di quanto accaduto, sentendo anche il padre e la madre che abitavano quella casa e chiedendo loro il perché dei caloriferi spenti e del riscaldamento fatto solo con il braciere che poi ha finito con l’emettere il monossido di carbonio.

Il freddo in provincia di Como è appena arrivato. Non siamo ancora ai livelli medi di questo periodo dell’anno, ma l’inizio della stagione autunnale e invernale - se queste sono le premesse - non è dunque dei migliori. Sono state cinque le persone finite in ospedale, due al Sant’Anna e tre a Varese.

Il padre, un operaio di 42 anni originario della Costa d’Avorio, e la madre – 35 anni del Ghana – avrebbero deciso di scaldarsi con il braciere in una casa dove si trovavano anche i loto tre figli rispettivamente di 4 anni, 2 anni e (l’ultimo) di pochi mesi, nato appunto nel 2022.

Nessuno dei cinque è stato comunque considerato in pericolo di vita anche se il codice dell’intervento è stato per tutti il giallo, ovvero quello che identifica una gravità media.

I soccorsi

Nelle prossime ore, come detto, i genitori verranno sentiti dai carabinieri per cercare di ricostruire quello che è avvenuto nella casa di via Pascoli e che solo per fortuna non si è trasformato in una tragedia. Il monossido di carbonio infatti è un gas potenzialmente letale che si contraddistingue per essere particolarmente infido in quanto incolore, inodore, insapore ed anche non irritante. Un killer silenzioso che se non viene fermato in tempo, con dunque una ventilazione adeguata, può raggiungere concentrazioni elevate. Si produce per combustione incompleta di qualsiasi materiale organico, in presenza di uno scarso contenuto di ossigeno nell’ambiente. Per le sue caratteristiche può essere dunque inalato in modo subdolo ed impercettibile, fino a raggiungere nell’organismo concentrazioni letali.

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