Falso tecnico e ladro nel giardino: sventati due colpi in pieno giorno

Cadorago Continuano i tentativi di truffa e i furti, episodi segnalati alle forze dell’ordine. Un uomo è stato ripreso dalle telecamere della videosorveglianza, è poi fuggito in bicicletta

Non c’è mai pace sul fronte della sicurezza urbana nella Bassa comasca: tentati furti e truffe sia in paese che nel comprensorio.

«Siamo della Telecom, dobbiamo passare a casa sua per cambiare la linea», è stato il messaggio con cui è stata contattata telefonicamente un’anziana nei giorni scorsi. La donna non ha fortunatamente abboccato all’amo e, prima che il truffatore proseguisse nella propria recita, ha subito riattaccato, telefonando poi alla figlia che si è a propria volta rivolta alla Telecom, ottenendo conferma che nessun ufficio della compagnia telefonica aveva mai contattato la madre, né vi è in programma alcuna sostituzione della linea telefonica della residente.

Uno stratagemma

Potrebbe insomma essersi trattato o di un trucco di qualche concorrente per cercare di convincerla a cambiare operatore, oppure appunto di uno stratagemma per convincerla ad aprire la porta a dei falsi tecnici. I residenti hanno subito avvisato il locale gruppo del Controllo di vicinato che, tramite le proprie chat, ha messo sul chi vive gli iscritti al coordinamento. Un allarmante episodio si è poi segnalato nella mattina di lunedì scorso: da una prima ricostruzione dell’accaduto, attorno alle 13, approfittando di un cancelletto lasciato aperto, uno sconosciuto, in sella a una bicicletta, si è introdotto nel cortile di un’abitazione nella zona di via Marconi, guardandosi un po’ attorno e passando poi anche da altre proprietà vicine.

Il sospetto è che potesse trattarsi di un ladruncolo, pronto ad entrare da qualche porta o finestra lasciata magari aperta, oppure che si sia trattato di un sorta di “sopralluogo” compiuto dai topi d’appartamento.

L’intruso non aveva però fatto i conti con le telecamere di video sorveglianza all’interno delle proprietà private che l’hanno ripreso; i residenti hanno in seguito contattato le forze dell’ordine per segnalare l’accaduto ed è stato allertato anche il Cdv.

I precedenti

Come detto, sta preoccupando anche il ripetersi delle tentate truffe “a domicilio” in tutto il comprensorio, in via Piave, nella frazione Manera, una donna di 83 anni, era stata avvicinata da tre persone che indossavano un gilet con un logo di un sedicente servizio d’emergenza. I truffatori avevano invano cercato di convincere l’anziana residente a aprire loro la porta di casa perché dovevano intervenire su una fuga gas, che era soltanto immaginaria.

Nel frattempo un vicino era uscito di casa per cercare di capire cosa stesse accadendo, a quel punto i malviventi si sono rapidamente allontanati in auto. Nella mattinata di venerdì scorso, nel vicino Comune di Bregnano, in via Cavalieri Vittorio Veneto, il gruppo bregnanese del Controllo di vicinato aveva segnalato un analogo episodio. Un uomo appena smontato da un’Audi Nera aveva suonato il campanello di un’anziana residente per cercare d’entrare nella sua abitazione sempre con la scusa di dover controllare una fuga di gas. La donna non gli ha aperto la porta, nel frattempo un vicino di casa l’ha messo in fuga.

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