Usa tablet e smartphone, a 100 anni Annamaria chatta con i suoi nipoti

Lurate Caccivio Ha imparato a usare quando ha scoperto che poteva archiviare le foto della sua vita

Cento anni per Annamaria Ambrosini, con la passione per tablet e tecnologia. Nel cuore l’emozione e ricordi lunghi un secolo, nella mano tablet e smartphone. A 90 anni, quando ha scoperto che le foto che tanto le piacciono vengono salvate sullo smartphone, ha imparato a usarlo. È stata festeggiata domenica con una messa di ringraziamento e un rinfresco al centro sollievo, alla presenza del sindaco Serena Arrighi, e il giorno del compleanno in montagna con la famiglia (le figlie Anna, Laura, Valeria, 7 nipoti e 11 pronipoti).

Sfollati da Milano durante la guerra, coi familiari si era rifugiata a Lurate Caccivio dove conobbe il futuro marito, Carlo Carosio, anche lui di Milano ma residente in paese in villa Carosio, casa di campagna della famiglia. Lì andarono a vivere dopo le nozze nel 1946; unione durata fino alla morte del consorte nel 2001. Lei continuò ad abitarci fino al 2005, dopo un furto si è trasferita in un appartamento in centro, dove tuttora vive da sola, con l’ausilio di una signora che la aiuta e le fa compagnia; di notte va da lei la figlia Anna. «Gestisce la casa in autonomia. Provvede a cucinare, preparandosi ciò che desidera mangiare. È una buongustaia - racconta la figlia Anna - È fornita di tablet e smartphone; si è fatta scaricare un’app con cui cura gli spostamenti dei nipoti all’estero per studio o lavoro. È in buona forma e attiva mentalmente (legge, fa le parole crociate).

Le piaceva camminare in montagna, ma dopo un cedimento alla colonna vertebrale fa fatica a muoversi». Il suo elisir di lunga vita? «Lavorare la terra». Amava occuparsi del giardino di villa Carosio. Altro segreto di longevità: «Una vita tranquilla e laboriosa. Ha lavorato tanto, si è occupata di persone anziane, malate – aggiunge la figlia - Ha aiutato suocera, cognate, marito, figlie, nipoti, affrontando la vita con serenità. Mai arrabbiata. Il suo cruccio è non essere di peso, tanto che dei suoi 100 anni dice “Signore sia fatta la tua volontà, che però non è la mia”».

Un dono speciale al Comune, dalla sua famiglia, per i 100 anni della loro cara: «Abbiamo pensato a qualcosa che la ricordi, legata al suo passato, ma che possa durare anche in futuro e abbiamo scelto una magnolia da piantumare nel parco di villa Carosio (immobile acquisito dal Comune nel 2006), in ricordo delle due storiche magnolie tagliate perché malate». Il sindaco: «Ringraziamo per questo dono. Mi piacerebbe farle il regalo, cui tiene molto, di sistemare villa Carosio per ricavarvi uno spazio civico. Sono infinitamente grata di aver partecipato ai festeggiamenti di chi ha vissuto la storia e con la sua storia ha omaggiato la vita e in particolare la vita della nostra comunità. È una donna solare e dolcissima. Auguri per i suoi primi 100 anni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA