«Visita troppo cara» e succede di tutto
Dottoressa aggredita a Cassina Rizzardi

Cassina Rizzardi Il medico di base ha presentato denuncia contro un uomo di 60 anni - «Mi ha insultata e messo le mani in faccia. Non curerò più lui, né la sua famiglia»

Genero di una paziente insulta e spintona la dottoressa di famiglia accusandola di una visita troppo cara, lei chiama i carabinieri e poi lo denuncia. È successo in via Garibaldi 23 dove ha lo studio la dottoressa Georgiana Rad Stanca, 51 anni, esercita dal 2007, opera in paese da un paio d’anni.

Racconta: «Qualcosa in ambulatorio accade sempre, ma non sono mai stata insultata in maniera così pesante con tanto di manata in faccia, nemmeno al “Bassone” di Como dove ho lavorato per due anni».

Tutto inizia mercoledì 15, quando il medico effettua una visita domiciliare privata oltre l’orario ambulatoriale. Verso le 20 bussa alla porta di una paziente, un’anziana ultraottantenne.

«Non è allettata, deambula senza problemi anzi il giorno precedente era stata accompagnata dai parenti dalla guardia medica. Svolgo la mia prestazione, terapia compresa, comunico l’importo: 150 euro».

Il giorno dopo la dottoressa trova nella posta elettronica una mail della nipote. «Mi scrive che l’importo richiesto è troppo elevato, non è giustificato, vuole la fattura. Le rispondo che la fattura è già pronta, basta passare in ambulatorio, ma sono molto stupita dalla mail: la sera prima era presente alla visita della nonna». La situazione degenera venerdì mattina quando in studio si presenta il genero dell’anziana.

«Anche lui è un mio paziente come tutta la famiglia. Non mi sarei mai aspettata da un uomo di sessant’anni tanta violenza, tanta rabbia». In sala d’attesa ci sono diversi pazienti, ma l’uomo non si fa scrupoli a aprire la porta della dottoressa e a iniziare a urlare.

«Continuava a gridare come avessi potuto chiedere quella cifra, io non valevo quei soldi e poi mi ha messo una mano in faccia». La dottoressa impugna il telefono e chiede l’intervento dei carabinieri. «Sono arrivati subito».

Il sessantenne nega ogni accusa. «Ha continuano a ripetere che lui non mi aveva messo le mani in faccia, che non aveva fatto nulla, che avevo chiesto troppi soldi. Alla fine è uscito dall’ambulatorio e ha parlato con i carabinieri. Non so cosa si siano detti».

I militari chiedono alla dottoressa se vuole andare in ospedale, sporgere denuncia. «Non potevo farlo, non c’era il tempo. L’ambulatorio era pieno, c’erano tanti pazienti in attesa, dovevo prima svolgere il mio lavoro. Non mi sembrava corretto per una persona che si era comportata incivilmente abbandonare gli altri».

La denuncia l’ha sporta mercoledì, ieri. «Ci ho pensato a lungo, alla fine ho deciso di farla». Adesso ammette di avere paura. «Insomma non mi aspettavo da un signore di 60 anni una reazione del genere, una persona che conoscevo. Poteva anche lamentarsi, presentare le sue rimostranze in maniera civile, persino non pagare ma non reagire in quel modo».

Dal giorno dell’aggressione non l’ha più visto. «Non ho più sentito nessuno della famiglia». La dottoressa ha già contattato l’Asst Lariana comunicando l’intenzione di ricusare tutti i pazienti della famiglia. «Come posso continuarle a curarli dopo quello che è accaduto?».

© RIPRODUZIONE RISERVATA