Anime Nere. Il sequestro e l’omicidio di Cristina Mazzotti
Podcast “Anime Nere” è una serie di storie di cronaca nera che cerca di andare oltre i delitti e i processi per scoprire l’anima delle persone che nei casi di cronaca nera sono rimaste coinvolte
Il primo luglio 1975 Cristina Mazzotti venne rapita a Eupilio davanti alla villa di famiglia. Fu uno dei primi sequestri effettuati dalla ‘ndrangheta nel nord Italia e si concluse in tragedia, con il ritrovamento poche settimane più tardi della diciottenne senza vita in una discarica di Galliate. La Provincia ha ripercorso quella storia con la terza stagione del podcast “Anime nere”. Sul caso Mazzotti, a distanza di 48 anni, i riflettori non si sono ancora spenti: la Procura di Milano ha riaperto le indagini ed è appena partito un nuovo processo con quattro imputati, tra cui il boss Giuseppe Morabito considerato l’ideatore del sequestro.
In attesa della giustizia, La Provincia ha ricordato il caso con testimonianze di chi fu presente in prima persona, nel corso del sequestro, di chi ne seguì la cronaca o l’evoluzione giudiziaria, così come di chi ne subì le conseguenze sulla propria pelle. Tra i protagonisti del podcast infatti c’è Carlo Galli, fidanzato di Cristina, presente la sera del sequestro: «Pensavamo fosse una rapina - ha ricordato Galli - ed eravamo pronti a dargli quello che cercavano. Poi ci siamo accorti che era un rapimento. Quella notte sembrava qualcosa di non reale, un brutto sogno».Il giornalista Emilio Magni, che ha seguito la vicenda da professionista e amico di famiglia, ricorderà l’epoca dei sequestri e quella sera maledetta in cui andò a Eupilio per annunciare alla famiglia che il corpo di Cristina era stato ritrovato: «Dalla casa - ricorda - sentii un urlo che mi è rimasto dentro tutta la vita». Tra gli ospiti anche Arianna Mazzotti, nipote di Cristina e anima della fondazione a lei dedicata, e Cristina Ceruti, che ha dedicato una tesi di laurea alle indagini sul sequestro, oltre a Nando Dalla Chiesa, titolare del corso di sociologia della criminalità organizzata all’Università degli Studi di Milano e presidente onorario dell’associazione Libera.
Il senso del podcast
Questo podcast si intitola Anime Nere perché attraversa le anime degli imputati, delle vittime e delle loro famiglie per scoprire chi è riuscito a liberarsi da quel nero e chi invece ne è rimasto per sempre invischiato. Potete ascoltarlo gratuitamente su tutti i canali di streaming (Spotify, Spreaker, Google Podcasts) oltre che sul nostro sito.
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