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Mercoledì 29 Marzo 2023
Alla scoperta del cervello, l’organismo misterioso
Neurologia Guida le nostre azioni, i nostri pensieri e le capacità creative. Ma molti studi sulla rigenerazione neuronale restano senza conclusione
È senza dubbio uno degli organi più importanti e complessi del nostro organismo. Il cervello, infatti, guida tutte le azione e i pensieri e le capacità creative. Nonostante nel corso del tempo sia sempre al centro delle ricerche e nonostante le enormi scoperte fatte, il cervello per certi versi resta ancora in parte misterioso. Nei giorni scorsi si è tenuta anche la settimana mondiale del cervello che ha l’obiettivo di sensibilizzare sulla prevenzione e sulle malattie che colpiscono questo organo.
«I misteri del cervello sono simili a quelli dell’universo – spiega la professoressa Cecilia Perin, responsabile dell’Unità operativa clinicizzata di Riabilitazione specialistica delle gravi cerebrolesioni agli Istituti Clinici Zucchi di Carate Brianza e professore associato di Medicina fisica e riabilitativa presso l’Università Milano-Bicocca –. Quindi, così come gli scienziati dello spazio viaggiano nelle galassie con i loro potenti telescopi alla ricerca dei confini dell’universo o comunque di una spiegazione a ciò che vedono, per i ricercatori delle neuroscienze avviene, in piccolo, la stessa cosa. L’infinitamente piccolo suscita in noi la stessa meraviglia così come l’infinitamente grande».
Soggetto a cambiamenti
Quello che oggi è certo è che il cervello è un organo e come tutti gli organi è soggetto a cambiamenti nel corso della vita. «Fino a qualche decennio fa si riteneva che il cervello fosse incapace, per esempio, di rigenerare cellule e fibre. Le scoperte fatte e che si stanno facendo, invece, stanno dimostrando che una rigenerazione, una ricrescita, è invece possibile anche nel cervello. Tra i pionieri di queste scoperte c’è senza dubbio Rita Levi Montalcini». Questi studi sulla capacità dei neuroni di rigenerarsi al momento però rimangono senza una conclusione, ma sono comunque un punto focale sul quale si stanno concentrando numerose ricerche. «Altro aspetto importante che stiamo imparando – aggiunge la professoressa – è la plasticità cerebrale e quindi la capacità delle strutture del cervello di modificarsi».
Memoria e linguaggio
Il cervello è la centralina del pensiero, della vita cosciente, controlla per esempio la memoria e il linguaggio, ma anche il movimento e il funzionamento di altri organi del corpo. «Non tutte le persone ci pensano – racconta Perin – ma per muoversi il cervello è fondamentale, pensiamo a cosa accade quando una paziente viene colpita da ictus: una parte del corpo perde il movimento e la sensibilità. Il cervello regola anche il pensiero e pensare vuol dire che ho presente che sono, che ho memoria di quello che è stato e di quello che ho imparato, che so dove sono, che vedo e sento e che ho la capacità di mettere insieme tutte queste informazioni che poi si esprimono a volte nel gesto umano per eccellenza che è creare e inventare».
Il genio, non a caso, nasce proprio dal cervello e significa avere una particolare predisposizione a usare i lobi frontali e cioè la parte anteriore del cervello che è la parte più sviluppata dell’uomo rispetto, ad esempio, agli animali. «Il cervello è composto da due emisferi e da quattro paia di lobi (frontale, temporale, parietale e occipitale) che sono deputati a diverse funzioni – spiega la specialista – grazie alle loro caratteristiche diventiamo abili motoriamente. Per esempio, pensiamo alla abilità di andare in bicicletta. Sviluppiamo il pensiero e la fantasia, parliamo e ci orientiamo nello spazio».
Se l’emisfero sinistro è principalmente responsabile delle funzioni associate al linguaggio, quello destro si occupa dell’interpretazione delle informazioni spaziali, in particolare legate alla vista. I due emisferi poi sono collegati con il tronco encefalico, da cui dipendono funzioni fondamentali per l’organismo come il sonno e la veglia, il battito cardiaco e il respiro. Quando l’attività di questi centri è danneggiata che parliamo prima di coma e poi di stati vegetativi.
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