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Mercoledì 28 Giugno 2023
Celiachia, il rischio è più alto tra chi soffre di diabete di tipo 1
Malattie Due patologie derivanti da un ”guasto” del sistema immunitario - Diventa fondamentale gestire il connubio tra cibi “gluten free” e insulina
I pazienti con diabete di tipo 1 hanno una percentuale più alta rispetto alla popolazione generale di ricevere una diagnosi di celiachia nel corso della propria vita. Fondamentale per questi pazienti imparare a gestire il connubio “gluten free” e insulina, in quanto i cibi senza glutine hanno un indice glicemico più alto rispetto agli alimenti con glutine.
«Diabete di tipo 1 e celiachia – spiega Clemente Giglio, diabetologo di Asst Lariana – sono entrambe patologie che derivano da un malfunzionamento del sistema immunitario e, così come accade con altre patologie di questo tipo come la tiroidite di Hashimoto o l’artrite reumatoide, il rischio per un paziente con una di queste problematiche di ricevere un’altra diagnosi di malattia immunitaria è più alta rispetto alla popolazione generale».
Sono patologie derivanti da un guasto del sistema immunitario
Per quanto riguarda i dati, come precisa lo specialista, non esistono numeri precisi, in quanto questi variano a seconda della popolazione di riferimento. «A livello globale possiamo dire che – aggiunge – nei pazienti con diabete di tipo 1 l’incidenza di celiachia varia tra il 4% e il 16%. Uno studio del 2016 relativo all’Italia parla di una prevalenza tra il 5% e il 10%, contro l’1% della popolazione generale, quindi un rischio decisamente più alto».
Nella maggior parte dei casi la diagnosi di celiachia nel paziente con diabete di tipo 1 arriva a cinque anni dalla scoperta di diabete. «Va comunque detto – dice ancora il diabetologo – che il paziente con diabete di tipo 1 resta esposto al rischio di celiachia per tutto il corso della propria vita». La celiachia è un’infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dalla reazione del sistema immunitario in seguito all’ingestione di glutine e dei suoi derivati, in persone geneticamente predisposte. Si tratta della più diffusa intolleranza alimentare nel mondo e i numeri sono in costante aumento.
In alcuni casi i sintomi sono evidenti, in altri spesso sono misconosciuti, ecco perché è fondamentale andare a intercettare la malattia e iniziare il prima possibile un’alimentazione senza glutine. «I segnali che possono far sospettare una celiachia – precisa Giglio – possono essere i classici sintomi gastro intestinali, una perdita di peso o una difficoltà a guadagnare peso. Anche l’anemia e la comparsa di alcune forme di irritazione cutanea sono sintomi tipici».
La celiachia è una malattia infiammatoria dell’intestino
Altro aspetto da non sottovalutare quando si sospetta la malattia celiaca nel paziente con diabete di tipo 1 è la familiarità. «Un’alta prevalenza di celiachia nella popolazione diabetica – dice ancora il medico – giustifica degli screening anche quando il paziente è asintomatico. Questo screening è suggerito al momento della diagnosi di diabete di tipo 1 e viene ripetuto a due e cinque anni. Nei pazienti con un elevato indice di familiarità i test vengono eseguiti annualmente nei primi cinque anni e il monitoraggio prosegue poi nel tempo».
Una diagnosi di malattia celiaca nel paziente con diabete di tipo 1 può comportare degli effetti variabili per quanto riguarda il compenso glicemico. La celiachia, infatti, è una malattia infiammatoria e per questo può alterare la sensibilità alla terapia insulinica. Il malassorbimento caratteristico della malattia, inoltre, può esporre maggiormente il paziente a ipoglicemia.
«Il paziente con diabete di tipo 1 – precisa Giglio – che riceve una diagnosi di celiachia deve rivalutare, almeno in parte, il suo percorso terapeutico. Questo perché l’introduzione di una dieta senza glutine va inevitabilmente a modificare la terapia insulinica, in quanto l’assunzione di questi cibi comporta un indice glicemico più alto e questo varia la media dei picchi glicemici che diventano più precoci rispetto all’assunzione di alimenti con glutine».
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