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Mercoledì 06 Settembre 2023
Il sudore e la “miliaria”, fate attenzione alla pelle
Dermatiti Le fastidiose reazioni cutanee legate al clima caldo e umido. Si bloccano le ghiandole sudoripare e i dotti, portando a una ritenzione
Il clima caldo, umido e afoso tipico dell’estate può favorire alcune problematiche della pelle legate all’eccessiva sudorazione, tra questa la dermatite di sudore. Queste reazioni cutanee possono essere più o meno estese.
«La dermatite da sudore comprende – spiega Elena Guanziroli, dermatologa presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza e la Casa di Cura la Madonnina – il tipico rash detto miliaria, o sudamina, ma anche il peggioramento di dermatiti preesistenti, come, ad esempio, una dermatite atopica, e allergia da sudore, causata da meccanismi di ipersensibilità contro componenti della traspirazione cutanea».
I fattori di rischio
La miliaria (anche denominata miliaria eccrina, rash da sudore o rash da calore) è una sindrome da ritenzione sudorale frequente soprattutto, come detto, nel periodo estivo con un clima caldo umido. È caratterizzata dal blocco delle ghiandole sudoripare eccrine e dei loro dotti, che porta a una ritenzione di sudore. «Abbastanza sviluppata e frequente durante l’estate – prosegue il medico - interessa tutte le età senza distinzione di sesso. Il riscontro è frequente soprattutto nel periodo infantile e in età pediatrica. Questa incidenza è dovuta al fatto che spesso nel bambino è presente un’immaturità a livello del dotto eccrino, condizione che lo rende più sensibile a questo tipo di patologia e alla ritenzione sudorale».
Essendo il principale fattore di rischio la sudorazione, la miliaria è indotta sostanzialmente da condizioni climatiche particolari con caldo e umidità, ma anche stati febbrili. Esistono fattori predisponenti come cerotti, indumenti o bendaggi occlusivi, così come un’attività fisica intensa con sudorazione abbondante. «Alla base della miliaria c’è l’ostruzione della ghiandola eccrina e dei suoi dotti - continua la specialista –. Questa ostruzione porta a una sovra idratazione e a un aumento volumetrico delle ghiandole».
Le caratteristiche
Esistono, inoltre, differenti tipi di miliaria che vengono classificati a seconda della localizzazione e della profondità cutanea dell’occlusione: la miliaria cristallina si verifica con l’occlusione dei dotti superficialmente nello strato corneo della pelle; la miliaria rubra si verifica quando l’occlusione dei dotti si ha nell’epidermide e nello strato subcorneo. La miliaria profonda, infine, è caratterizzata dalla rottura dei dotti nella giunzione dermoepidermica, quindi più in profondità.
Queste tre tipologie di miliaria hanno, inoltre, delle caratteristiche cliniche differenti l’una dall’altra. La miliaria cristallina tipicamente accompagna manifestazioni febbrili ed è caratterizzata da piccole vescicole superficiali dall’aspetto di gocce di rugiada, iper-sudorazione, manifestazioni a livello del tronco e talvolta a livello del volto. Normalmente non dà prurito, sono possibili aspetti pustolosi e normalmente è auto risolutiva.
La miliaria rubra spesso insorge come conseguenza di esposizione ripetuta a fonti di calore o ad un’umidità elevata, è caratterizzata da vescicole e papule eritematose e da una eruzione pruriginosa. Interessa generalmente il tronco e talvolta le estremità (braccia e gambe) e scatena una risposta infiammatoria. «Se sono presenti pustole – dice ancora Guanziroli - verosimilmente è presente un’infezione batterica da stafilococco epidermidis».
La miliaria profonda, infine, si ha quando l’ostruzione dei dotti delle ghiandole eccrine avviene più profondamente, in questo caso generalmente l’eruzione è asintomatica, non dà prurito e dura alcune ore. Si verifica più frequentemente in ambiente tropicale dopo episodi di miliaria rubra e presenta sintomi sistemici (stati febbrili, astenia e nausea). «Questo tipo di rush interessa prevalentemente gli adulti e può coinvolgere soprattutto il tronco, ma anche le braccia».
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