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Mercoledì 12 Giugno 2024
Lussazioni, traumi e artrosi. Quando la spalla fa cilecca
Traumatologia Poche articolazioni si rivelano soggette a tante patologie. Molto dipende dall’anagrafe: alcuni problemi sono più diffusi tra i giovani
La spalla è una articolazione complessa che può essere soggetta a diverse patologie. Se per la popolazione più giovane le lussazioni hanno un’incidenza maggiore rispetto alle altre problematiche, con il passare degli anni possono manifestarsi altre condizioni come la lesione della cuffia dei rotatori o l’artrosi.
«Tra le patologie che interessano la spalla – spiega Ettore Taverna, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia della Spalla presso l’Irccs Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano., che collabora con la Casa di Cura La Madonnina e Palazzo della Salute-Wellness Clinic – le più frequenti sono rappresentate da quattro situazioni che variano a seconda dell’età, dello stile di vita, ma anche dei fattori genetici». Nella popolazione più giovane, al di sotto dei 30 anni, si verificano spesso lussazioni o sublussazioni. «Questo accade – aggiunge il medico – perché i giovani hanno una componente più elastica per quanto riguarda i legamenti, quindi, a causa di traumatismi che interessano la capsula o i legamenti stessi, così come per condizioni genetiche e anatomiche, si crea una condizione di instabilità che porta anche a continue recidive».
Utile ricordare che i capi articolari sono rivestiti da cartilagine. La capsula, insieme a legamenti, tendini e muscoli, contribuisce a mantenere la testa dell’omero centrata all’interno della glena. In alcune condizioni, però, questo equilibrio si rompe e possono manifestarsi sublussazioni e lussazioni recidivanti che nel tempo vanno a lesionare le cartilagini articolari. «Per quanto riguarda, invece, l’età più adulta – prosegue Taverna - la patologia più frequente è quella che riguarda la cuffia dei rotatori. In questi casi, possono esserci delle tendinosi e cioè delle malattie degenerative dei tendini che sono dolorose, oppure, una vera e propria rottura dei tendini della cuffia. Le cause, anche in questo caso, possono essere sia di tipo traumatico che di tipo degenerativo». La causa più frequente è di tipo degenerativo e sarebbe legata, si ipotizza, a una cattiva vascolarizzazione della zona di inserimento dei tendini della cuffia sull’osso, che dopo i 40 - 50 anni, porta spesso a una degenerazione. «Capita così che ci sia una rottura senza trauma – precisa il chirurgo – Non è raro, infatti, che queste persone, con sintomi come dolore notturno, debolezza e perdita progressiva della forza, in occasione della visita dallo specialista si stupiscano nel sapere di avere un tendine rotto senza aver subito traumi». La rottura della cuffia dei rotatori è una patologia molto comune e la sua incidenza nella popolazione aumenta a partire dai 50 anni, fino a raggiungere percentuali molto alte intorno ai 70 anni. Altra patologia della spalla in età adulta è la capsulite adesiva, più conosciuta con il termine di spalla congelata. «La causa è ignota – dice il medico – ma sappiamo che è molto più frequente nei diabetici rispetto alla popolazione di non diabetici. Senza un motivo riconoscibile le spalle incominciano a diventare dolenti e rigide e il paziente con il tempo non riesce più a eseguire alcune attività della vita quotidiana». Tratto comune delle patologie della cuffia, così come della spalla congelata, è un dolore notturno che disturba il sonno. Anche la spalla, infine, come tutte le articolazioni del nostro corpo, è interessata dall’artrosi (omoartrosi).
«Tra le problematiche citate –ne esistono due che possono richiedere un intervento di protesi. Si tratta della patologia artrosica che porta a una limitazione funzionale e per la quale si interviene con l’impianto di una protesi anatomica, oppure della patologia della cuffia dei rotatori quando i trattamenti conservativi non hanno avuto successo o quando la diagnosi è ritardata».
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