Maledetti cambi di stagione: sono un rischio, specie per gli anziani

Verso l’autunno Il geriatra: «Attenti agli sbalzi repentini di temperatura. Facilitano il “lavoro” degli agenti patogeni. Il Covid? Subito la quarta dose»

Cambia la stagione, attenzione ai riscaldamenti.

Con il caro bollette pronto a schizzare alle stelle e le povertà energetiche purtroppo in aumento accendere i riscaldamenti per molti nostri anziani potrebbe presto diventare un problema.

«Con l’arrivo dell’autunno ho sempre consigliato ai nostri anziani di non esagerare con i caloriferi – spiega il geriatra comasco Mario Tagliabue –. Molti assistiti a casa sono abituati a regolare il termostato anche a 25, 26 gradi. Troppo caldo fa male, non va bene, ancor più se sopra alle spalle e alle ginocchia tengono sempre una coperta. Quest’anno però negli ambulatori tutti raccontano del caro energia e riportano le loro lecite preoccupazioni sulle bollette da pagare. È facile immaginare quindi che molti anziani con le pensioni e i redditi bassi cercheranno a tutti i costi di fare economia. La politica del resto impone i 19 gradi a casa. Bisogna però stare molto attenti perché durante la terza età basta un colpo di freddo per ammalarsi. Una temperatura più mite, attorno ai 21 gradi, sarebbe più consigliabile. Il freddo è un’insidia. In particolare per chi è allettato o ha difficoltà nella deambulazione».

Muffe e polveri

Ecco allora cosa è bene fare per non prendere troppo freddo. «Coperta e calze con i riscaldamenti bassi quest’anno non nuocciono – spiega Tagliabue –. Bisogna poi stare sempre attenti agli sbalzi, aperte le finestre o usciti di casa. Sono i cambi repentini di temperatura a facilitare il lavoro agli agenti patogeni. Questo non significa però rinunciare a cambiare l’aria nei locali. Non per ragioni di temperatura, ma di qualità dell’aria, per scacciare muffe e polveri dalle stanze».

Subito la quarta dose

A proposito di virus e batteri i medici di medicina generale consigliano ai loro pazienti di fare tutti i vaccini a disposizione in questo passaggio di stagione. Quindi subito la quarta dose anti Covid, possibilmente con l’aggiornamento per contrastare le nuove varianti in circolazione, dal prossimo mese poi partirà anche la campagna antinfluenzale. «Con l’autunno alle porte bisogna anche bussare all’ambulatorio del proprio medico per aggiornare le terapie – dice Tagliabue – con il caldo torrido dell’ultima estate molti piani terapeutici sono stati modificati. Gli anti ipertensivi, i diuretici, adesso bisogna di nuovo correggere i dosaggi. Un altro consiglio è bere tanta acqua. Anche se l’afa ci ha abbandonato non vuol dire che dobbiamo smettere di idratarci a dovere. A maggior ragione sotto maglioni e coperte di lana. Bisogna inoltre sempre fare attenzione all’alimentazione, fino a poche settimane fa più leggera e fresca. Il pasto più importante in termini di quantità e contributo calorico deve essere il pranzo, mentre la sera si può cenare in maniera più frugale per evitare di avere problemi di digestione la notte. Un altro pilastro è l’attività fisica. Bisogna sforzarsi di muoversi. Passeggiare, uscire di casa avendo l’accortezza di mettersi una giacca. Va bene anche con il deambulatore, perfino chi è in carrozzina è importante che esca almeno una volta al giorno dall’uscio. E’ da suggerire anche la ginnastica dolce, ogni forma d’attività che agevoli il ricircolo».

Stare in compagnia, tessere relazioni con parenti e amici, è meglio non rimanere da soli.

Impegnando possibilmente la mente, con film, letture, coltivando le proprie passioni.

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