Mani più giovani: è possibile

Medicina estetica Macchie solari, scheletrizzazione, visibilità delle vene. Sono in aumento le possibilità di trattamento per eliminare gli inestetismi

Le mani, così come il viso, sono le parti più esposte del nostro corpo e rappresentano per molti un biglietto da visita. Ecco perché, negli ultimi anni, sono in costante aumento le persone che si sottopongono a trattamenti per eliminare macchie solari, per ridurre la visibilità delle vene, così come per contrastare la sudorazione eccessiva.

«Anche le nostre mani, con il passare del tempo, possono sviluppare delle problematiche legate alla pelle o alle vene – spiega Alessia Dossena, chirurgo vascolare e esperta di medicina estetica, responsabile della Vein & Derma Clinic dell’Istituto di Cura Città di Pavia – Le carnagioni più chiare, ad esempio, sono quelle più sensibili e che possono sviluppare più facilmente macchie solari. La pelle e il derma, inoltre, con il passare del tempo tendono ad assottigliarsi rendendo il sottostante reticolo venoso più evidente, anche per la diminuzione fisiologica del tessuto sottocutaneo in un graduale processo definito di “scheletrizzazione”». Se per quanto riguarda i trattamenti per ridurre la visibilità delle vene su mano e avambraccio la richiesta arriva soprattutto dalla popolazione femminile, per altre situazioni come l’eliminazione di macchie solari o di ipersudorazione c’è un interesse anche da parte della popolazione maschile.

Le macchie solari già nel loro nome indicano la causa principale, vale a dire una esposizione al sole prolungata nel tempo che induce la pelle a “difendersi” come può. Il fototipo, cioè il tipo di carnagione della persona, condiziona maggiormente l’epoca di insorgenza delle macchie solari, il numero e le dimensioni. Attenzione però ad affidarsi sempre a specialisti, perché alcune lesioni che possono sembrare banali macchie vanno studiate con più attenzione perché potrebbero nascondere altro. Per eliminare le macchie senili solari viene utilizzato con efficacia il Laser Q switched. «Questo specifico tipo di laser ha come bersaglio la melanina, cioè il pigmento di cui è fatta la macchia – precisa il medico – Prima della seduta è opportuno applicare per qualche minuto una crema anestetica perché il trattamento può essere un po’ fastidioso. A seconda dello spessore delle macchie, del numero e della loro estensione possono essere necessarie una o più due sedute. Nei giorni successivi al trattamento la macchia apparirà più scura, come una crosticina, e nel giro di un mese si sbiadirà o scomparirà. Va detto che, se dopo il trattamento non ci si sottopone a una scrupolosa fotoprotezione, queste macchie possono ripresentarsi». Il trattamento deve essere eseguito in autunno o in inverno in quanto è necessario non esporsi al sole per almeno un mese dopo il trattamento e la seduta deve avvenire almeno a un mese di distanza dall’ultima esposizione solare. A seguito del trattamento, inoltre, è necessario idratare bene la pelle che sarà soggetta a una esfoliazione legata all’effetto del laser. «In termini di prevenzione delle macchie solari – aggiunge la specialista – è sempre importante utilizzare tutto l’anno una crema con filtro solare totale anche sulle mani e rinnovarne spesso l’applicazione, dal momento che le mani si lavano spesso. Se possibile, indossare anche dei guanti quando si praticano attività all’aperto come andare la bicicletta». In termini di prevenzione generale dell’invecchiamento cutaneo è importante indossare sempre guanti protettivi quando utilizziamo prodotti sgrassanti e aggressivi per la pulizia e quando la temperatura è troppo rigida, per evitare sbalzi termici importanti.

Altra problematica che può interessare le mani è l’eccessiva sudorazione, o iperidrosi. Si tratta di una condizione di aumentata produzione di sudore da parte delle ghiandole sudoripare, che può essere totalmente indipendente dalla temperatura esterna e che può accentuarsi in caso di stress.

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