Patologie intestinali: casi in costante aumento

Malattie croniche Sintomi differenti che hanno impatti quotidiani pesanti. Dalla sindrome di Crohn alla colite ulcerosa: non esiste una cura definitiva

Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino (Mici) possono avere diverse sintomatologie così come essere caratterizzate da fasi di stabilità clinica alternate ad altre di instabilità. Si tratta di problematiche che hanno un forte impatto sulla quotidianità di chi ne soffre, ecco perché è molto importante che questi pazienti siano seguiti in centri di riferimento con équipe multidisciplinare.

L’unità di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’Irccs Policlinico San Donato di Milano è sede di uno dei centri di riferimento a livello nazionale per la diagnosi e la cura di queste malattie croniche, conosciute anche come Ibd (Inflammatory Bowel Disease) secondo la terminologia anglosassone. Tra le malattie seguite degli specialisti del centro ci sono: malattia di Crohn, colite ulcerosa, colite indeterminata, colite microscopica e enteriti eosinofile.

«Tra queste le più comuni sono la malattia di Crohn e la colite ulcerosa – spiega il professor Vito Annese, responsabile dell’Unità e professore associato di Gastroenterologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele – che in Italia interessano circa 250 mila pazienti. Si tratta di malattie croniche che sono in aumento in tutto il mondo con 7 milioni di pazienti e che, dopo un esordio nel mondo occidentale, oggi vedono una crescita di casi anche nei paesi in via di sviluppo». La malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa sono entrambe patologie che causano un’infiammazione cronica, ma se il Crohn può colpire più distretti dell’intestino, in particolare il piccolo intestino e il colon, la colite ulcerosa colpisce solo il colon e retto. Le malattie infiammatorie croniche intestinali colpiscono i due sessi, con un esordio clinico che si colloca fra i 15 e i 45 anni. Si tratta di malattie definite idiopatiche in quanto non si conosce la causa, anche se è noto che l’ambiente ha un’influenza sull’incidenza di queste malattie. Il fumo di sigaretta, è un fattore predisponente alla malattia di Crohn. «Il fatto che queste malattie sono definite croniche – prosegue il professore – significa che non c’è una cura definitiva, ma anche che sono necessari controlli periodici e una terapia continuativa. Sebbene ci siano delle forme più leggere, in almeno 1/3 dei casi i pazienti convivono con forme complesse che possono dare anche manifestazioni reumatologiche, dermatologiche e visive, ecco perché sono fondamentali centri di riferimento dove sono presenti più specialisti». Il gruppo multidisciplinare è coinvolto nelle attività delle principali società scientifiche nazionali e internazionali, come l’European Crohn’s & Colitis Organization (ECCO) e l’Italian Group for the study of IBD (IG-IBD), partecipando a ricerche sulle cure più innovative e sui meccanismi predisponenti a queste malattie.

Tra gli esami a cui il paziente può essere sottoposto in caso di dubbio di una malattia infiammatoria a livello intestinale ci sono l’esame del sangue e delle feci, l’ecografia dell’addome. L’ecografia delle anse intestinali consente di studiare in maniera più specifica l’intestino. La risonanza magnetica delle anse intestinali (Entero Rm) consente, invece, di studiare il piccolo intestino ed anche le strutture ed organi esterni. Per quanto riguarda le metodiche endoscopiche la colonscopia consente anche di eseguire delle biopsie ed avere così anche un dato istologico.

Il Centro utilizza le più moderne attrezzature endoscopiche a alta definizione. Le endoscopie vengono eseguite in sedazione, se necessario profonda con anestetista, e supportate da moduli di intelligenza artificiale per l’identificazione accurata di polipi e anomalie della mucosa. Tra le tecnologie disponibili presso il centro ci sono le capsule endoscopiche, una diagnostica non invasiva per l’intestino tenue, poi gli enteroscopi per l’esplorazione del piccolo intestino, ma anche gli ecografi per lo studio mirato delle anse intestinali e i test per intolleranze intestinali, come i Breath tests.

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