Pochi grassi, tanta frutta e verdura: a tavola si combattono le malattie

Alimentazione Le corrette abitudini sono un tassello fondamentale della nostra salute. In alcuni casi può essere utile anche ricorrere a integratori a base di acidi grassi omega-3

Per ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue, ma anche in termini di prevenzione, seguire una corretta alimentazione e stili di vita sani si rivela una strategia fondamentale. In alcuni casi possono essere utili anche degli integratori a base di acidi grassi omega-3.

Stile di vita

«Una alimentazione sana deve essere uno stile di vita quotidiano – precisa Doris Mascheroni, responsabile dell’Unità Operativa di Medicina, dell’Unità Operativa Sub Acuti e referente del servizio di Oncologia e Onco-ematologia dell’Istituto Clinico Villa Aprica – in quanto ormai è dimostrato da più studi che mangiare sano e bene consente di prevenire diverse patologie, di ritardare l’insorgenza di altre e di ridurre gli effetti di alcune malattie. Quando ci troviamo di fronte a una persona con alti livelli di trigliceridi la prima cosa da fare è di indicare una alimentazione a basso contenuto di zuccheri semplici e grassi saturi».

Da evitare così cibi da fast food, fritture, dolci, creme, insaccati, formaggi grassi e alcolici. Da favorire, invece, il consumo di grassi insaturi, frutta e verdura, che non aumentano i grassi nel sangue. Per quanto riguarda le proteine via libera così al pesce, meglio il pesce azzurro e il salmone, almeno tre volte la settimana. Vanno bene anche formaggi freschi e carni magre. I legumi andrebbero consumati dalle 2 alle 4 volte a settimana. Importante anche come vengono cotti e conditi i cibi. Vanno preferite così cotture al vapore, alla piastra o al microonde, piuttosto che preparazioni che richiedono troppi condimenti. Fondamentale, oltre all’alimentazione, anche l’attività fisica.

In commercio sono disponibili anche diverse formulazioni di integratori a base di omega 3. «Chi ha un problema di dislipidemie e trigliceridi – precisa Mascheroni – può beneficiare di questi prodotti che aiutano a ridurre i livelli di queste molecole, ovviamente vanno associati a tutto quanto già detto e cioè a stili di vita sani. In termini generali però è giusto ricordare che gli integratori vanno assunti quando c’è un reale bisogno, in quanto, un eccesso degli stessi può avere un effetto contrario».

La specialista ricorda come condurre uno stile di vita sano sia fondamentale anche per quanto riguarda la prevenzione delle neoplasie. «Anche da un punto di vista oncologico – aggiunge – oggi sappiamo che il sovrappeso, l’obesità, così come il livello alto di trigliceridi, siano fattori di rischio non solo per le malattie cardiovascolari ma anche per numerosi tumori». Il medico cita l’esempio del tumore al colon e di come spesso ci sia una familiarità, intesa proprio come stile di vita, in quanto, in fase di diagnosi, spesso si nota come membri della stessa famiglia abbiano abitudini alimentari simili come un eccessivo consumo di carni grasse e di eccesso di condimenti.

Da non sottovalutare però anche un livello di trigliceridi eccessivamente basso. «Se una persona apparentemente in salute, quindi senza un evidente stato di malnutrizione, ha un livello basso di trigliceridi – dice ancora Mascheroni – è meglio indagare. Questi livelli, infatti, possono sottendere un problema di malassorbimento o ipertiroidismo».

Prevenzione

Tra le altre indicazioni in termini di prevenzione generale quella di non fumare e di limitare il consumo di alcolici. «Gli alcolici vanno limitati il più possibile – conclude Mascheroni – consentito un bicchiere di vino al pasto ogni tanto, ma vanno evitati i super alcolici. Sbagliato, inoltre, pensare che la birra faccia meno male del vino, in quanto, parlando di trigliceridi, ad esempio, questa va aumentare i livelli degli stessi».

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