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Mercoledì 13 Settembre 2023
Preoccupano i casi di Dengue: aumentati anche in Lombardia
L’allarme Si tratta di una patologia diffusa in Africa e in Estremo oriente. È provocata dalla puntura di una zanzare, può a volte rivelarsi molto grave
È la Lombardia al momento la regione con il maggior numero di casi di Dengue autoctoni in Italia. Sono sette quelli riportati dall’Istituto Superiore di Sanità a cui si aggiungono un caso a Roma e due a Latina. Dati che indicano come la malattia non sia più tipica delle regioni tropicali o subtropicali e che è sempre più importante la prevenzione individuale dalle punture di zanzare anche nel nostro Paese.
«I dati epidemiologici relativi all’Italia sono senza dubbio da tenere sotto osservazione – conferma la professoressa Antonella Castagna, primario di Malattie infettive Irccs Ospedale San Raffaele -, gli ultimi numeri parlano di 132 casi di cui 10 autoctoni e cioè di persone che hanno contratto la Dengue senza aver fatto un viaggio all’estero».
Del virus si conoscono quattro sierotipi (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) ed è trasmesso agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani. Nell’emisfero occidentale il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti, anche se si sono registrati casi trasmessi da Aedes albopictus (la cosiddetta “zanzara tigre”).
«A contribuire a questi casi autoctoni – prosegue la specialista – sono stati vari fattori e tra questi il cambiamento climatico. Non è il primo anno in cui accadono questi episodi in Italia, già in passato erano stati descritti dei piccoli focolai autoctoni in Veneto e Lazio, ma senza dubbio quest’anno c’è una maggiore attenzione verso la diffusione del virus».
La Dengue è conosciuta da molto tempo ed è particolarmente presente durante e dopo la stagione delle piogge nelle zone tropicali e subtropicali di Africa, Sudest asiatico e Cina, India, Medioriente, America latina e centrale, Australia e diverse zone del Pacifico. Come detto, però, negli ultimi decenni, la sua diffusione si è registrata anche in alcuni paesi Europei, Italia compresa.
«Milioni di persone al mondo sono esposte al rischio di Dengue – dice ancora la professoressa – e si stima che i casi ogni anno in tutto l’emisfero siano compresi tra i 100 e i 400 milioni. Spesso si tratta di infezioni asintomatiche, ma c’è una piccola quota di pazienti che sviluppa la febbre da Dengue, una malattia autolimitante caratterizzata da febbre, dolori articolari, mal di gola e congiuntivite. In alcuni casi può esserci anche un rush cutaneo e alcune anomalie riscontrabili negli esami di laboratorio». Questi sintomi generalmente si manifestano dopo 5-6 giorni dalla puntura di zanzara. «Nell’1% dei casi – prosegue Castagna – può svilupparsi una malattia grave, la cosiddetta febbre emorragica da Dengue che può portare un danno all’endotelio così importante da causare fenomeni necrotici a livello della cute e degli organi interni, che possono far precipitare il quadro clinico in una infezione sistemica e in qualche caso anche alla morte. Ecco perché le persone con virus Dengue, anche se nella maggior parte dei casi fortunatamente non manifestano sintomi gravi, devono comunque essere tenute sotto osservazione».
Per quanto riguarda la diagnosi questa avviene con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue. «Molto importante è la sorveglianza dei casi individuati – dice ancora il medico – questo perché, come detto, una zanzara che ha punto una persona infetta può pungere un’altra persona e infettarla. La sorveglianza è fondamentale anche per quanto riguarda le sacche di sangue prelevate da donatori in un’area dove si sono riscontrati casi di Dengue. Alcune regioni come l’Emilia Romagna, per evitare di interrompere la raccolta di sangue, si sono dotate di test rapidi per l’individuazione del virus nei donatori».
A oggi non esiste una terapia specifica per la Dengue quindi la prevenzione dalle punture di zanzara si conferma fondamentale. La buona notizia però è che la ricerca prosegue e sia l’Fda che l’Ema hanno approvato il vaccino Qdenga contro la Dengue.
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