Virus respiratorio sinciziale nei bambini, i pediatri: «Fare prevenzione»

Prima infanzia Appello degli specialisti«Il virus è uno degli agenti che colpisce le vie respiratorie nei pazienti più piccoli»

Virus respiratorio sinciziale, i pediatri: «Subito la campagna di prevenzione per i nuovi nati».

Tra l’autunno e l’inverno il virus sinciziale da due anni colpisce duramente la prima infanzia, causando a volte anche polmoniti e complicanze per le quali si rende necessario il ricovero in ospedale. Nel 2023 a livello regionale si sono ammalati 3mila bambini sotto ai sei mesi, molti dei quali sono finiti in Pronto soccorso, altrettanti i ricoveri dei bambini fino all’anno di vita.

Dunque la Società italiana di Pediatria unitamente alla Società italiana di Neonatologia hanno lanciato un appello. «Il virus respiratorio sinciziale è uno dei principali agenti patogeni che colpiscono le vie respiratorie nei più piccoli. Il Vrs è l’agente principale della bronchiolite, prima causa di ospedalizzazione nei bambini sotto l’anno di vita. Più del 60% dei bambini contrae il Vrs entro il primo anno di vita e quasi tutti entro i 2 anni. Considerando un’intera corte di nascita, circa il 20% dei neonati sviluppa un’infezione grave che richiede assistenza medica e quasi il 4% della coorte di bambini nel primo anno di vita necessita di ospedalizzazione. Tra i ricoverati, il 20% finisce in terapia intensiva. Inoltre, il 40% dei bambini con bronchiolite da Vrs sviluppa broncospasmo ricorrente negli anni successivi e/o asma bronchiale con conseguente ulteriore bisogno di assistenza medica».

Quest’anno la Regione e il governo hanno disposto la gratuità dell’anticorpo monoclonale come forma di prevenzione della malattia. La campagna partirà dunque dal primo novembre, i punti nascita erogheranno il farmaco ai piccoli nati dal 1 gennaio 2024.

«L’anticorpo monoclonale Nirsevimab – scrivono ancora pediatri e neonatologi - è la prima forma di immunizzazione destinata a tutti i neonati per la protezione dal Vrs durante la loro prima stagione epidemica. Ha dimostrato di essere uno strumento di prevenzione sicuro ed efficace nella riduzione del carico di malattia associato a Vrs negli studi registrativi e negli studi di vita reale condotti nei Paesi che hanno già adottato una strategia universale di immunizzazione. In Spagna, Francia e Usa, che hanno utilizzato l’anticorpo nella stagione Vrs 2023 2024, il numero di ospedalizzazioni correlate al Vrs si è ridotto in una percentuale compresa tra 80 e 90%. In Val d’Aosta, unica regione italiana ad aver utilizzato l’anticorpo nella scorsa stagione, nessuno dei neonati trattati è stato ricoverato per malattie del tratto respiratorio inferiore causate dal sinciziale. Le società di pediatria ribadisce l’urgenza di una prevenzione efficace per tutti i nuovi nati prima della stagione di picco epidemico».

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