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Giovedì 08 Agosto 2024
Zanzare, piccole e pericolose: è allarme Dengue
Punture infette In questi ultimi cinque anni è stato segnalato un forte aumento dei casi a livello mondiale
Tempo di vacanze, come ricordano gli esperti di Asst Lariana, è anche tempo di zanzare. I recenti cambiamenti climatici, infatti, caratterizzati da forti precipitazioni, umidità e aumento delle temperature, favoriscono anche alle nostre latitudini la permanenza di zanzare invasive come l’Aedes Albopictus (zanzara tigre) e Aedes aegypti che possono essere vettori di malattie come Chikungunya, Dengue e West Nile.
«In particolare – spiegano da Asst Lariana - in questi ultimi cinque anni è stato segnalato un forte aumento dei casi di Dengue a livello globale, soprattutto nelle regioni delle Americhe, ma anche in Africa, nel Sud-Est Asiatico, nelle regioni del Mediterraneo Orientale e del Pacifico Occidentale».
Secondo l’ultimo report diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità sono aumentati a 259 i casi di infezione confermata da virus Dengue segnalati dall’inizio dell’anno. Non sono stati segnalati decessi. Più nel dettaglio dal 1 gennaio al 10 giugno 2024, al sistema di sorveglianza nazionale risultano: 259 casi confermati di Dengue (tutti associati a viaggi all’estero, età mediana di 43 anni, 50% di sesso maschile e nessun decesso); 4 casi confermati di Zika Virus (tutti associati a viaggio all’estero, nessun decesso); 4 casi confermati di Chikungunya (tutti associati a viaggi all’estero, nessun decesso); 12 casi confermati di infezione neuro-invasiva da TBE (tutti autoctoni, età mediana di 55 anni, 67% di sesso maschile e nessun decesso); 2 casi confermati di infezione neuro-invasiva da Toscana Virus (tutti autoctoni, nessun decesso).
La Dengue è una malattia che può essere asintomatica o dare una forma similinfluenzale, caratterizzata da forti dolori articolari. Più raramente può dar luogo a forme emorragiche anche molto gravi. Di recente, fortunatamente, è arrivato un vaccino che viene somministrato in due dosi, a distanza di almeno tre mesi. «Occorre precisare – aggiungono - che tale vaccino non è indicato per la popolazione in generale, in quanto la malattia, ad oggi, non è endemica in Italia. E’ invece indicato per viaggi di almeno tre settimane e/o viaggi ricorrenti in aree endemiche o con epidemie in atto». Al fine di ridurre il rischio di contrarre malattie trasmesse da zanzare infette, è indispensabile, comunque, che il viaggiatore in aree a rischio adotti tutte le precauzioni comportamentali per evitare le punture di zanzara (abbigliamento idoneo, repellenti sulla pelle e sugli abiti, zanzariere alle finestre).
Altri insetti portatori di malattie, come detto, sono le zecche, responsabili fra l’altro di un’encefalite virale che può essere prevenuta grazie alla vaccinazione, che consta di tre dosi. Il virus (TBE) è presente nella regione che si estende dall’Europa Occidentale e Settentrionale attraverso l’Asia Settentrionale e Orientale, quindi, le persone che viaggiano in queste aree potrebbero essere a rischio di infezione. E’ importante inoltre sapere che le zecche sono più attive nei mesi caldi (da aprile a novembre). Chi trascorre molto tempo all’aperto dentro o vicino zone boschive (escursioni, campeggio, caccia, pesca o birdwatching) è a più alto rischio di essere morso da zecche infette. Per questi viaggiatori può essere consigliata la vaccinazione.
«In ogni caso – concludono da Asst Lariana - è importante proteggersi dai morsi di zecca, usando idoneo abbigliamento e repellenti anche sugli abiti. Si deve evitare, inoltre, di mangiare o bere latte e formaggi non pastorizzati provenienti da capre, pecore o mucche delle aree colpite».
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