Up! Storie di ragazzi in movimento: «Ma quanti adulti hanno la nostra stessa voglia di mettersi in gioco?»

Serie video Eleonora mette in contatto i giovani tra di loro e con i propri desideri, per aiutarli a realizzarli sul territorio in cui vivono: «Facilitati dai social, ma immersi in un contesto difficile non ci arrendiamo»

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La generazione dei ventenni di oggi sul territorio comasco ha voglia di «sbattersi». «Mi chiedo quanti altri adulti abbiano la nostra stessa voglia di mettersi in gioco» commenta Eleonora, che da un anno lavora con Lumilhub che promuove il benessere e la qualità della vita delle persone e delle comunità, con particolare attenzione alle fragilità e vulnerabilità, accendendo le potenzialità dei territori e dei luoghi di relazione attraverso processi, anche sperimentali, generativi e multidisciplinari.

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Il lavoro di Eleonora consiste nel mettere i giovani in contatto tra di loro, stimolandoli a esprimere i propri desideri per la comunità in cui vivono e a dare loro forma. «È vero che siamo una generazione molto facilitata dai social e da Internet, però viviamo in un contesto storico dove darsi da fare non è affatto scontato». Ma anche nel Comasco ci sono tanti giovani che hanno voglia di farlo. In questa video intervista realizzata dal team di giovani di Up! Storie di ragazzi in movimento, Eleonora racconta alcuni dei progetti pensati e realizzati da giovani a cui ha lavorato e sogna di continuare a lavorare anche nel prossimo futuro.

Il progetto di Up!

I giovani “sdraiati”, che non hanno voglia di fare nulla, bravi solo a lamentarsi: è questo lo stereotipo che “Up! Storie di ragazzi in movimento”, la nuova rubrica del nostro sito, si propone di sfatare. Una serie video aggiornata ogni venerdì con puntate realizzate dai giovani inviati della “task force” della YouthBank di Fondazione Comasca, in collaborazione con la cooperativa Dreamers, per raccontare una realtà, un personaggio o un’iniziativa del mondo comasco visto con gli occhi dei giovani.

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