Baldin (M5S): “Alle RSA venete servono risorse, riforma ipab e presenza comitati familiari


(Arv) Venezia 1 apr. 2025 - “Il tema delle RSA ci è molto caro, in particolare in questo periodo, in cui i nostri anziani, ma anche le persone con disabilità, sono chiamati ad affrontare problematiche di diversa natura, in particolare l’aumento delle rette nelle case di riposo che è arrivato a pesare per circa 100 euro al mese, in un quadro generale di inverno demografico che vede un aumento del numero anziani, in particolare quelli non autosufficienti. Il relativo e conseguente carico ricade sulle famiglie: solo il 3,8% degli anziani, infatti, riesce a pagare la retta con risorse proprie, e si tenga in ogni caso conto anche dell’aumento del costo della vita”. Sono le parole della capogruppo del Movimento 5 Stelle Erika Baldin nel corso della conferenza stampa che si è svolta oggi a Venezia, a palazzo Ferro Fini, nella sede del Consiglio regionale del Veneto, sul tema ‘RSA venete: focus sulla situazione degli ospiti e sui pesanti fardelli per le famiglie’. “Su questo argomento - ha aggiunto la capogruppo - va evidenziata l’esistenza del progetto di legge n. 6 del 2020, a prima firma del Presidente Luca Zaia, dedicato in sostanza alla riforma delle Ipab, che tuttavia è fermo, non viene calendarizzato nella Commissione consiliare di competenza, e il Veneto rischia di essere una delle ultime regioni a non approvarla, assieme a Sicilia e Calabria, con il rischio che la mancata approvazione della riforma prefiguri la progressiva privatizzazione del settore socioassistenziale, dopo quella della sanità. Altro aspetto che voglio sottolineare sta nell’assenza di un organismo di rappresentanza circa ciò che accade nelle case di riposo, e ciò va al di là dei gravi casi che hanno riguardato alcuni gravi episodi avvenuti nelle case di riposo del Veneto; questo tema viene affrontato in un progetto di legge a mia prima firma, sostenuto anche da altri consiglieri, che prevede la possibilità per i comitati dei famigliari degli ospiti delle case di riposo di entrare negli istituti e di verificare la sussistenza delle condizioni che permettono ai nostri anziani di essere assistiti in maniera appropriata. Altro tema è legato all’emendamento a prima firma della senatrice Cantù; il Parlamento, infatti, sta affrontando in questo periodo un progetto di legge sull'erogazione delle prestazioni sanitarie: il cosiddetto “emendamento Cantù” prevede che a carico del sistema sanitario resti solo la quota sanitaria della retta delle Rsa; di conseguenza, la parte socioassistenziale dovrebbe ricadere sulla famiglia. Si tratta di una misura meschina e cinica che pesa sulle famiglie già provate e in difficoltà; riteniamo invece, come ha già affermato di recente dalla Cassazione, che le spese devono esser a carico di SSN. Prendiamo ispirazione da regioni come l’Emilia-Romagna, che copre il 50% dei costi delle rette e concede dei contributi straordinari, sull’ordine di 100 euro al mese, alle fasce di popolazione con Isee più basso, al quale si potrebbe fare fronte con risorse tratte dall’aumento dell’addizionale Irpef”.
Sul tema sono intervenuti Tommaso Todesca, responsabile area anziani e rappresentante del Codacons, associazione che ha messo a disposizione “Uno sportello d’ascolto e un osservatorio permanente dedicato a un tema trasversale, rilevante sul piano umano”, Donatella Oliosi, presidente dell’associazione Diana, e l’avvocato Maria Luisa Tezza, che hanno approfondito i temi legati al cd. emendamento Cantù, sottolineando che “La modifica proposta non risponde alle reali esigenze di cura di tutte le persone che richiedono cure in quanto malate”, Salvatore Lihard portavoce del movimento per la difesa della sanità pubblica, che ha sottolineato i pericoli sottesi dal “Progressivo smantellamento della legge n. 883/78, istitutiva del Servizio sanitario nazionale”, e Luigi Zanon, presidente del comitato ospiti e familiari RSA Vicenza, sul ruolo dei comitati nelle case di riposo.
Durante le fasi conclusive della conferenza stampa, sono intervenuti a sostegno delle diverse iniziative anche i consiglieri regionali Anna Maria Bigon (Partito Democratico), Elena Ostanel (il Veneto che Vogliamo) e Andrea Zanoni (Europa Verde).

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