Camani - Gruppo Pd: “‘Sicuri al lavoro’: il Veneto si doti di una Legge organica"


(Arv) Venezia 11 mar. 2025 - “Quello dei morti sul lavoro è un tema di cui la politica si occupa a singhiozzo: tanti i proclami quando le cronache riportano la tragedia, nessun atto conseguente quando i riflettori si spengono. Bisogna rompere questa ipocrisia, soprattutto perché la possibilità di fare qualcosa di concreto esiste. La Regione, pur non essendosi ancora dotata di una legge organica e puntuale, possiede ampie competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro. È esattamente questo l’obiettivo che ci siamo posti con il nostro progetto di legge: ora è il momento di discuterlo, di arrivare ad una approvazione condivisa e di agire”.

Cn queste parole, la Capogruppo del Pd Veneto Vanessa Camani, prima firmataria del Pdl ‘Disposizioni per la tutela e la promozione della salute e della sicurezza sul lavoro’, sottoscritto dall’intero Gruppo consiliare Dem, ha aperto oggi una conferenza stampa intitolata ‘Sicuri al lavoro’, che si è tenuta a palazzo Ferro-Fini, alla quale erano presenti tutti i consiglieri regionali del Partito Democratico.

“Nel corso dell’incontro con la stampa – ha spiegato la Capogruppo - sono stati illustrati alcuni dati, riferiti al 2023 e gli ultimi disponibili, forniti da Inail: negli ultimi anni, il Veneto ha assistito impotente ad un trend di incidenti mortali che si verificano a ritmi incalzanti. Basti pensare che tra il 2019 e il 2023 i decessi sul posto di lavoro sono stati 422. E che, in riferimento al solo 2023, sono state accertate 69 vittime e quasi 43 mila casi di infortunio. In questa tragica geografia spiccano le province di Verona, Vicenza e Venezia. Mentre a livello settoriale, nell’anno preso ad esempio, gli ambiti nei quali si verifica il maggior numero di decessi sono la manifattura (21), l’edilizia (12), il trasporto e magazzinaggio (10) e il commercio (7)”.

“Dobbiamo superare la logica di una gestione affidata attualmente alla libera iniziativa della Giunta – ha insistito Camani - È necessario invece un cambiamento di approccio, in particolar modo nella pianificazione degli interventi, sia in termini di vigilanza e controllo, ma anche in termini di prevenzione e formazione. Abbiamo visto tutti le mille difficoltà e i ritardi nell’iter approvazione del Piano strategico: un atto importante fondato sul confronto con le parti sociali e datoriali, ma che non è sostanzialmente previsto da alcuna legge. Ecco perché, con la nostra proposta di legge definiamo una programmazione precisa e puntuale e vogliamo superare l’impasse”.

“Un focus è stato dedicato quindi al personale Spisal – ha aggiunto l’esponente Dem - Le dotazioni organiche presenti al 31 dicembre 2023, ultimo dato disponibile, mettono in rilievo varie lacune. Da un lato l’insufficienza numerica degli addetti, peraltro con una certa disomogeneità territoriale. Accanto a ciò, spicca la carenza di specifici profili professionali, a partire dai tecnici della prevenzione, oltre alla scarsità che tende all’assenza di figure dotate di nuove competenze, al passo con le evoluzioni del mondo del lavoro”.

“Per tutte queste ragioni - ha concluso Vanessa Camani - chiediamo l’approvazione del nostro Progetto di legge e, in generale, un impegno più efficace della Regione su questo fronte così cruciale e dal quale dipende un pezzo rilevante di democrazia, come ci ricordano la Costituzione e le parole pronunciate di recente dal Presidente della Repubblica: ‘Morire in fabbrica, nei campi, in qualsiasi luogo di lavoro è uno scandalo inaccettabile per un Paese civile, un fardello insopportabile per le nostre coscienze’”.

 

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