Ansa Press Release
Martedì 18 Ottobre 2022
Colombi (Uilpa). Circolare sul PIAO, ovvero il teatro dell’inutilità
Che la classe dirigente italiana viva in un mondo a parte i lavoratori pubblici lo sanno a proprie spese. Per di più questa classe non ha neanche il buon senso di imparare dai propri errori. Stiamo parlando del PIAO ( Piano Integrato di Attività e Organizzazione ). Presentato in pompa magna l’estate scorsa come lo strumento che avrebbe semplificato le procedure della Pubblica Amministrazione, da subito si è rivelato un bizzarro castello di complicazioni.
A qualche mese di distanza anziché ammettere l’errore, cestinare il PIAO e proporre un piano davvero funzionale ecco apparire qualche giorno fa la Circolare n. 2/2022 della Funzione Pubblica relativa all’applicazione del PIAO. Tale Circolare presenta perle di questo tipo: “Identificare gli interventi necessari per il rafforzamento della capacità di programmazione strategica delle amministrazioni, anche per la definizione degli interventi volti alla formazione e qualificazione del personale delle pubbliche amministrazioni preposto alla redazione del Piano.”
Traduzione per i comuni mortali: siccome il PIAO è una giungla inestricabile di incastri burocratici occorre un piano formativo per il personale che deve occuparsene. Come? Con il supporto “tecnico-metodologico della Commissione tecnica per la performance”, la quale – udite, udite! – ha già individuato ben “cinque dimensioni di analisi (condizioni abilitanti, sistema di pianificazione e misurazione degli obiettivi, integrazione dei processi, valutazione della performance, e impatti del PIAO)” che serviranno alla “predisposizione di un breve questionario rivolto a tutte le amministrazioni tenute all’adozione del Piano.”
Con i risultati del questionario il Ministro, i suoi super tecnici e gli immancabili consulenti potranno acquisire “elementi informativi sul processo di pianificazione, programmazione e predisposizione del PIAO” e pubblicare un bel “Catalogo di buone pratiche di ausilio alle amministrazioni nel percorso attuativo delle disposizioni normative.” Ma qualcuno si rende conto dei soldi, del tempo e delle energie sprecate in questo teatro dell’inutilità? È veramente arrivato il momento di dire basta!
Finiamola una buona volta con queste chimere perché la P.A. è in grande difficoltà: l’organizzazione del lavoro è quasi al collasso, le strutture operative sono sommerse di compiti e adempimenti urgentissimi che non riescono a svolgere e in questa situazione il PNRR ci sta col fiato sul collo. Serve personale, servono mezzi informatici, banche dati aggiornate, connessioni efficaci, normative applicabili, direttive coerenti, migliore distribuzione dei carichi di lavoro. Queste sono le cose che occorrono per far funzionare la P.A., non la produzione di altra inutile carta.
Assume poi il sapore di una beffa il paragrafo finale della Circolare sull’inserimento degli obiettivi di efficientamento energetico e dove pare che si debba fare la programmazione triennale della temperatura dei caloriferi nelle stanze degli impiegati. Per compensare gli impiegati che stanno al buio e al freddo l’azione di efficientamento dovrà “essere adeguatamente supportata anche attraverso leve premiali messe a disposizione dall’ordinamento, come il c.d. dividendo dell’efficienza”. Si riesuma il famoso dividendo della riforma Brunetta di tredici anni fa. Soldi che finora quasi nessuna amministrazione riesce a quantificare con chiarezza per portarli in contrattazione integrativa.
Obiettivamente ai piani alti della politica e della Funzione pubblica occorre un bagno di realismo. Per favore, per un solo giorno uscite dai palazzi e mettetevi a fianco di un lavoratore. Imparerete tanto.
Sandro Colombi, Segretario generale UILP Pubblica Amministrazione
Roma, 18 ottobre 2022
La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di UILPA
© RIPRODUZIONE RISERVATA