A Luigi Dall’Igna il premio “Leone del Veneto”: l’annuncio del presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti
(Arv) Venezia 27 dic. 2022 - “Il Leone del Veneto 2023 è stato assegnato dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale a Luigi Dall’Igna, ingegnere e manager, figura emblematica del Veneto produttivo e dello sport che ha riportato ai vertici mondiali il motociclismo italiano”. Roberto Ciambetti, presidente dell’assemblea legislativa veneta, ha annunciato quest’oggi l’assegnazione al direttore generale di Ducati Corse, del premio istituito nel 1999 dal Consiglio regionale del Veneto per onorare i cittadini veneti o di origine veneta che si sono particolarmente distinti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell'economia, della finanza e in attività professionali, sociali, umanitarie o sportive. “Tra tanti trofei raccolti nel corso di una intensa vita professionale ora arriva anche il Leone del Veneto a dimostrazione dell’affetto, dell’ammirazione e riconoscenza che gli dobbiamo – ha detto Ciambetti - Luigi Dall’Igna, una vita esemplare di un veneto doc, nato a Thiene nel Vicentino, formatosi come ingegnere all’Università di Padova e poi a Noale, nel Veneziano, alla Aprilia Racing per iniziare una carriera che lo ha portato ad essere un punto di riferimento internazionale: mentalità vincente ma anche tanta passione, amore per il motociclismo e tanto studio, ricerca applicata con una chiara propensione all’innovazione di qualità e la capacità di anticipare prima di altri soluzioni avanzate. Dall’Igna è un manager di successo, un ‘team leader’ di rara capacità e grazie a lui un pilota italiano, Francesco Bagnaia, è tornato sul tetto del mondo del MotoGP 13 anni dopo Valentino Rossi 50 anni dopo l’ultimo successo tutto italiano del binomio vincente Giacomo Agostini-MV Agusta, binomio che appunto oggi è ritornato ad imporsi con la coppia Bagnaia-Ducati. Un ingegnere capace di intuire affrontare le sfide della modernità in un settore, quello del motociclismo sportivo, dove la competitività è esasperata, spinta ai massimi livelli mondiali e non penso di esagerare se dico che l’emistichio virgiliano preso a motto dall’Accademia Olimpica di Vicenza, ‘Hoc opus, hic labor est’ trovi in lui, vicentino di Thiene, nella sua vita professionale e nelle sue ricerche, nelle soluzioni ideate, un interprete originale. Penso che l’assegnazione dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Veneto sia giusta ed emblematica del Veneto che, nell’economia, nella ricerca come nello sport e nella cultura, sa raccogliere le sfide e vincerle. Mi auguro che molti giovani prendano esempio da lui, dalla sua passione e intelligenza e spero che il sindaco di Vicenza possa concederci il teatro Olimpico per la premiazione che vorremmo fare nella prossima primavera”.
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